Bombe carta artigianali all’interno della scuola. Saranno le analisi che verranno effettuate sui cellulari di cinque minorenni indagati, uno di 15 e gli altri di 14 anni, residenti nel nord Salento, a chiarire quanto scoperto dai carabinieri della stazione Santa Rosa a fine ottobre, in vista della notte di Halloween.
Il pubblico ministero del tribunale per i minorenni, Simona Filoni, ha disposto accertamenti tecnici non ripetibili sui dispositivi elettronici sequestrati agli indagati, finalizzati a ricostruire la presenza in classe delle bombe carta. Il prossimo 22 ottobre si procederà all’affidamento dell’incarico al consulente tecnico nominato dalla procura, l’ingegnere Salvatore Sambati. In un primo momento venne indagato il 15enne, fermato con 14 candelotti introdotti in un liceo leccese, con un potenziale tale da generare una strage. Successivamente altri quattro nomi nomi di compagni di scuola vennero iscritti nel registro degli indagati. Ciascuno, con ruoli diversi, avrebbe dato il proprio contributo all’impresa di vendita dei botti, impedita grazie al tempismo del dirigente che ha subito allertato i carabinieri sulla presenza di uno zaino “sospetto” adocchiato dai docenti.
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