LECCE – Il nuovo tecnico del Lecce Marco Giampaolo è arrivato poco dopo le 11 alla guida della sua auto e con il direttore sportivo Stefano Trinchera per presentarsi a stampa e tifosi.
Ad attenderlo il presidente Sticchi Damiani e il direttore generale Pantaleo Corvino.
“Sono molto motivato – ha detto il nuovo allenatore giallorosso -, ci sarà da lottare fino all’ultima giornata. Ora dovrò conoscere in maniera più dettagliata i calciatori. Non sono importanti i moduli, ma i principi e le qualità dei calciatori”.
Avrà il compito di dare una scossa alla squadra e di rivalutare coloro che in questi mesi sono stati giudicati, forse, frettolosamente. I calciatori, ha detto Giampaolo, bisogna prima allenarli e poi giudicarli.
In giallorosso ritrova Rebic, che allenò per qualche mese al Milan. “Lo allenai forse un mese, ma in quel periodo probabilmente il mio gioco era poco congeniale alle sue qualità. Rebic deve essere una risorsa per la squadra. Si gioca in sedici”.
Dopo due anni tornerà a sedersi su una panchina di Serie A e si accinge a tuffarsi in un altro calcio. “Il calcio negli ultimi due anni è cambiato, velocemente.Si gioca uomo contro uomo, oggi non ci sono sistemi di gioco. Si difende in un modo e si attacca in un altro. Si deve stare dietro al cambiamento”.
Il nuovo allenatore del Lecce ha un messaggio per la tifoseria. Anzi, un ruolo, perché sostenere la squadra fino al 95′, ha detto, significa creare le condizioni ambientali per vincere gli incontri. Poi la corsa salvezza , ha concluso, si decide pure nei dettagli, del lavoro e del comportamento. “Credo che se la squadra gioca a calcio abbia più possibilità di vincere le partite. Per giocare bene a calcio ci vogliono le conoscenze e le qualità tecniche. Di fare la partita è non subirla”.
