È ripreso questa mattina in aula bunker il processo sulle presunte irregolarità nelle assegnazioni di case popolari a Lecce, frutto di un’inchiesta delle fiamme gialle che ha portato alla luce un presunto sistema che dal 2012 al 2017 avrebbe consentito agli amministratori ed ai tecnici di assegnare a loro discrezione alloggi di edilizia popolari, ponendo come condizione il voto ai candidati volta per volta indicati. Il processo è iniziato con la requisitoria del pubblico ministero Massimiliano Carducci che, però, è stata interrotta poiché il presidente della Corte Pietro Baffa aveva un altro processo da celebrare. La prossima udienza è stata fissata per il 22 novembre, con la conclusione della requisitoria. In quell’occasione il pm depositerà una memoria scritta potrebbero discutere le parti civili e prendere il via le arringhe dei difensori, soprattutto per gli imputati per i quali, fra depenalizzazione di abuso d’ufficio e prescrizione, la posizione si è alleggerita. Poi l’udienza sarà aggiornata al 9 dicembre, e tutto dovrebbe concludersi a febbraio. Tra gli imputati anche gli ex assessori Attilio Monosi e Luca Pasqualini, l’ ex consigliere comunale Antonio Torricelli ed il dirigente Pasquale Gorgoni.
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