GALLIPOLI – False assunzioni per ottenere prestazioni economiche e trattamenti di integrazione salariale non dovuti. Una truffa, insomma. Aggravata perché ai danni dell’Inps. Una truffa (presunta) di quasi 200mila euro che, adesso, la Procura contesta a 24 indagati, fra cui il presidente di una cooperativa di Gallipoli che avrebbe messo in piedi il sistema di false assunzioni dal 2019 al 2020 per ottenere indennità Naspi (il sussidio contro la disoccupazione) e indennità di cassa integrazione covid. Fra gli indagati compare anche il consulente del lavoro e commercialista della società cooperativa. Attraverso le credenziali del suo studio risultano essere state avanzate le dichiarazioni telematiche di assunzione. Assunzioni fittizie, ritiene la Procura. Gli altri indagati, infatti, sono i beneficiari dei contratti di assunzioni che avrebbero dovuto svolgere diverse mansioni all’interno della cooperativa: addetto alla segreteria, alle pulizie, riparatore di autoveicoli, meccanico, esattore
Le contestazioni sono state formalizzate nell’avviso di conclusione delle indagini preliminari firmato dal sostituto procuratore Simona Rizzo e notificato agli indagati.