LECCE – Ci sono anche quattro salentini tra i 51 indagati dalla procura di Milano in una maxi inchiesta di dossieraggio. Alcuni di loro sono accusati di aver prelevato informazioni sensibili, anche di esponenti del mondo della politica, oltre che imprenditoriale, attraverso l’accesso abusivo a banche dati come Sdi, Serpico, e al sistema valutario legato alle cosiddette Sos di Bankitalia, per poi rivenderle su commissione di clienti. Tra i coinvolti salentini ci sono il maresciallo della guardia di finanza, Giuliano Schiano, di 50 anni, originario di Napoli ma residente a Lizzanello, e in servizio presso la Dia di Lecce, e il poliziotto brindisino, Marco Malerba, di 54 anni, in servizio presso il commissariato di Rho nel milanese. Secondo le indagini, gran parte degli indagati sono appartenenti o ex appartenenti alle forze dell’ordine e hacker. Malerba, è accusato di 17 ipotesi di reato, tra cui associazione per delinquere finalizzata all’accesso abusivo a sistemi informatici protetti. Avrebbe collaborato con l’ex “super poliziotto” Carmine Gallo svolgendo accessi a sistemi come lo Sdi. Le informazioni sarebbero state trasferite poi da Gallo ai clienti. In cambio Gallo si sarebbe offerto di pagare le spese legali di Malerba in un procedimento civile e il tirocinio del figlio. Mentre il leccese Schiano avrebbe fornito sistematicamente informazioni al sodalizio, su richiesta di Giulio Cornelli, dietro corrispettivo economico, trasmettendole con strumenti di comunicazione anche criptati, in cambio di una stabile elargizione mensile da parte della EQUALIZE, di 1.300 euro. L’Equalize è un’agenzia di investigazione privata, con sede a Milano, e che vede come socio di maggioranza il presidente di Fondazione Fiera Milano, Enrico Pazzali, mentre Carmine Gallo è socio di minoranza. Equalize e altre due società, Mercury Advisor srl e Dag srl, avrebbero operato per ottenere informazioni riservate. Nei confronti di Schiano e Malerba sono scattate le misure cautelari interdittive. Gli altri coinvolti sono un 49enne di Calimera, Maresciallo Capo dei Carabinieri, in servizio presso la Sezione Operativa della DIA di Lecce che agiva su richiesta di Schiano per l’esfiltrazione delle informazioni, dietro corrispettivo economico. L’altro brindisino coinvolto è un 48enne, poliziotto in servizio presso l’Ufficio Passaporti del Commissariato di Rho, accusato di aver agevolato gli interessi privati di Gallo in cambio di denaro e altre utilità, per il rilascio di passaporti in favore di clienti, amici e parenti di Gallo, ricevendo in cambio un abito cucito su misura o un paio di scarpe Hogan.
