LECCE – Un finanziere salentino è coinvolto nell’indagine sulla maxiattività di dossieraggio, sul prelievo di migliaia di informazioni sensibili da banche dati strategiche nazionali. Si tratta di un sottufficiale in servizio presso la sezione della Dia (la direzione investigativa antimafia) di Lecce. Nei suoi confronti il giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Milano ha disposto la misura cautelare interdittiva della sospensione dall’esercizio del pubblico ufficio per la durata di 6 mesi. Le accuse mosse nei suoi confronti e per le quali il gip ha disposto la misura cautelare sono: associazione per delinquere, corruzione e accesso abusivo ad un sistema informatico o telematico. L’inchiesta è quella che ha scoperto una presunta attività di dossieraggio su larga scala commissionata da grandi imprese, studi professionali e legali e che avrebbe avuto al centro la società di investigazioni e analisi dei rischi EQUALIZE Srl, con sede vicino al Duomo di Milano. Gli inquirenti milanesi contestano al finanziere salentino di aver passato “dietro compenso” DATI riservati e protetti. In particolare il maresciallo sarebbe stato un fornitore continuativo di informazioni e dati che avrebbe ESFILTRATO abusivamente dalle Banche Dati Strategiche Nazionali: SDI, PUNTO FISCO, INPS e ETNA. Un’attività che – secondo quanto emerso dalle indagini condotte dai carabinieri del Nucleo investigativo di Varese – sarebbe stata ricompensata. Dal contenuto di alcune intercettazioni sarebbe venuto fuori che il maresciallo avrebbe ricevuto per la sua collaborazione 1.300 euro al mese. Più di 50 gli indagati. Cinque i destinatari di misure cautelari: tre soggetti, i presunti vertici dell’associazione, sono ai domiciliari. Per il finanziere salentino e un poliziotto in servizio in Lombardia è scattata la sospensione per sei mesi dall’esercizio del pubblico ufficio.
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