SCORRANO – “Non potevo mancare al sit-in di protesta del Comitato Cittadino Spontaneo di Scorrano, che lotta per difendere il suo ospedale. A marzo 2023 sono stato il primo ad accendere i fari sulle carenze del presidio, toccando con mano l’impegno e le difficoltà del personale nel garantire un’assistenza efficiente nonostante le tante lacune, sotto la guida del direttore Osvaldo Maiorano, sempre in trincea”. Così il consigliere regionale Paolo Pagliaro che all’ospedale Veris Delli Ponti è tornato per una nuova visita ispettiva.
“Purtroppo, dalla visita di oggi usciamo con un quadro insoddisfacente – spiega – permane la grave carenza di personale medico e tecnico (solo un medico in più al pronto soccorso, ma ne mancano ancora 4 rispetto ai 12 previsti; mentre si è aggravata la penuria di anestesisti, solo 9 su 15, con ulteriore riduzione di 3 unità). Il problema è sempre lo stesso: i medici preferiscono andare a Lecce dove posso essere valorizzati e fare carriera. Anche i radiologi restano 6 su 10, e mancano i tecnici nel laboratorio analisi. Situazione immutata.
Anche sul fronte delle opere strutturali, non ci siamo: fermo il cantiere per l’ampliamento del pronto soccorso, lavori bloccati da anni a causa del fallimento della ditta incaricata, senza nuova gara d’appalto. Per il trasferimento del servizio trasfusionale da Galatina a Scorrano, lo stallo potrebbe risolversi tra qualche mese mentre proseguono i lavori e l’approvvigionamento di macchinari propedeutici alla richiesta di accreditamento alla Regione. Ma intanto continuano i trasferimenti di sangue tra Scorrano, Galatina e Lecce. E il servizio immunotrasfusionale è fermo in attesa che la Asl stanzi i fondi necessari. Urge anche il potenziamento dell’impianto elettrico, restano attrezzature da acquistare e lavori da realizzare, come i servizi igienici per disabili.
Per il capitolo macchinari la lista resta lunga: manca l’apparecchio per la risonanza magnetica, che non è neppure previsto, ed è necessario rinnovare la centralina e i monitor del reparto di rianimazione. Bisogna che estendere il cardio-monitoraggio in cardiologia: i lavori sono iniziati, gli allacci sono stati effettuati, ma mancano ancora i monitor.
Qualche passo avanti, invece, è stato fatto per la ferristica usurata nelle sale operatorie: alcuni strumenti sono stati acquistati, ma c’è ancora necessità di un artroscopio in ortopedia. E restano i problemi di spazi e arredi, con soli 4 letti per il servizio dialisi sui 25 necessari, la mancanza di una sala operatoria interna per il reparto di ginecologia (non prevista perché troppo costosa).
Buone notizie per fortuna per la TAC, spesso guasta: proprio durante il mio sopralluogo di oggi era in corso l’intervento tecnico di ripristino, che dovrebbe consentire la ripresa degli esami entro domani, nelle more che arrivi la nuova TAC che consentirà di utilizzare quella attuale, ormai obsoleta, come muletto.
Sono arrivate le apparecchiature rx telecomandate, pronte da consegnare, ma l’ingegneria clinica deve appaltare i lavori di adeguamento dei locali.
Capitolo spinoso il reparto di Oncologia: spazi angusti, con sole 6 poltrone per 12-14 utenti giornalieri. Si potrà arrivare a 10/12, ma bisogna completare la pavimentazione e adeguare gli spazi. Comunque il trasferimento è annunciato a brevissimo.
Sul fronte sicurezza, è stato previsto un posto fisso di polizia.
Un quadro con molte ombre e qualche luce, che mi spinge a proseguire sulla via di ispezioni continue – conclude il consigliere – e richieste di riscontri alla Asl e ai vertici della sanità regionale, per dare risposta al bisogno di salute dei cittadini. Di Scorrano, come di tutta la provincia di Lecce”.