LECCE – Riavvolgiamo il nastro. Il Lecce sconfitto due volte di fila in trasferta, contro Milan e Udinese. Tutto questo prima della sosta. Due stop che hanno generato preoccupazione nell’ambiente pur trattandosi di due squadre contro le quali non era facile vincere o raccogliere punti. Il rammarico comunque era tanto. Per come è maturata la sconfitta in casa del Milan, in cinque minuti, poco prima dell’intervallo. E per come è arrivata quella contro l’Udinese: un calcio piazzato del friulano Zemura sul palcoscenico che fu di Zico, il brasiliano che su punizione difficilmente sbagliava.
Sia contro il Milan che contro l’Udinese il Lecce offensivamente ha prodotto poco. Poco per spaventare gli avversari, per segnare, per portare a casa punti.
Il tecnico Gotti adesso inizierà a lavorare a ranghi completi, tranne che con coloro che hanno necessità di lavorare sotto l’osservazione attenta dei sanitari giallorossi.
L’allenatore del Lecce spera di recuperare Banda: il calciatore zambiano pare sia molto importante per lo sviluppo della manovra offensiva anche se negli ultimi metri lascia ancora molto a desiderare. E non è poco. Intanto Gotti sta preparando adeguate alternative che non sono affatto di secondo piano: al centro dell’attacco è inamovibile Krstovic. Al montenegrino si cercherà di dare adeguata assistenza, magari sotto porta. E ai suoi lati dovrebbero giocare Rebic e Dorgu.
Rispetto a Udine la sosta avrà fatto molto bene a Sansone: l’undici giallorosso già in Friuli era in panchina e nei giorni seguenti ha lavorato regolarmente con i compagni di squadra. Non avrà i novanta e passa nelle gambe, ma per uno spezzone di gara c’è. E la sua esperienza può essere molto preziosa. Anche Oudin sta cercando di convincere a dargli maggiore spazio. Insomma, Banda a parte, le opzioni per comporre la trequarti offensiva non mancano. E non bisogna dimenticare il polacco Marchwinski: il numero 10 dell’Under 21 polacca è subentrato nel secondo tempo della sfida vinta 4-0 contro il Kosovo ed è rimasto in panchina nel 3-3 di ieri contro la Germania.
Anche a centrocampo Gotti può contare su Kaba: per il tecnico veneto il francese è come un acquisto poiché quando arrivò nel campionato scorso era già ai box per infortunio. Kaba può accumulare energie senza fretta anche perché Coulibaly ha terminato quel rodaggio che non aveva fatto in pre campionato. Ora è tra i più freschi, ma la sua collocazione non dovrebbe essere quella con mansioni di ispiratore come visto a Udine. In difesa non cambierà nulla. E allora per una volta, forse, ci saranno meno assenze del solito. Sotto con la Fiorentina, dunque, è il momento di muoversi e muovere la classifica.