BRINDISI – Il Brindisi non lascia nulla di intentato. La società, guidata dal presidente Roma, dopo aver salvato il calcio della città adriatica dal fallimento, si è dovuta accollare una penalizzazione di ben 12 punti per le inadempienze della precedente gestione.
Proprio ieri è stato reso noto che la S.S. Brindisi Football Club ha presentato un ricorso al Collegio di Garanzia dello Sport contro la FIGC e la Procura Federale. Questo ricorso riguarda una decisione della Corte Federale d’Appello della FIGC, che il 27 agosto 2024 ha confermato una penalizzazione di 6 punti e una multa di 4.000 euro per la società, suddivisa in due sanzioni: una di 4 punti e l’altra di 2 punti, entrambe accompagnate da multe di 2.000 euro.
Il provvedimento era legato al mancato pagamento, entro il 18 marzo 2024, delle ritenute Irpef e dei contributi Inps per i giocatori, relativi agli stipendi di gennaio e febbraio 2024, e al ritardato pagamento degli stessi emolumenti.
La società Brindisi contesta dunque la decisione, chiedendo al Collegio di annullare completamente le sanzioni oppure, almeno, di ridurle, limitando la penalizzazione a un massimo di 2 punti, sostenendo che non siano necessari ulteriori accertamenti dei fatti.
Se il ricorso dovesse essere accolto, la classifica del Brindisi, che al momento conta 10 punti in meno, potrebbe ricevere 6 punti, o nella seconda ipotesi, 4.
Sul campo, mister Ragno sta cercando di dare le basi giuste per tentare la scalata; nella sala dei bottoni, invece, la nuova società combatte su altri fronti.
L’obiettivo resta la salvezza, per consolidarsi e poter sognare un futuro diverso.
