CronacaLecce

Droga e armi tra Lizzanello e dintorni: la Procura invoca più di due secoli di carcere

LIZZANELLO – Era l’11 luglio del 2023 quando al culmine di un’inchiesta della DDA di Lecce, avviata nel 2019 dopo le rivelazioni di un ex collaboratore di giustizia, i carabinieri eseguirono sei arresti in carcere e due ai domiciliari per soggetti che, tra Lizzanello e dintorni, avrebbero messo in piedi un giro d’affari basato su spaccio di droga e disponibilità di armi.

Adesso la Procura per i 38 imputati complessivi presenta il conto: il Pubblico Ministero Giovanna Cannarile ha invocato condanne che superano i due secoli di carcere.

L’operazione, condotta dai carabinieri del nucleo investigativo di Lecce e denominata “Athena”, mise in luce l’esistenza di due distinte organizzazioni criminali facenti capo ad una stessa famiglia. L’accusa è di aver fatto affari con la vendita di cocaina e marijuana. L’ipotesi di reato è di associazione per deliquere finalizzata allo spaccio, ricettazione e porto illegale di armi.

Le richieste di condanna più pesanti riguardano le presunte figure apicali, tutte merinesi, di uno dei due clan, le stesse per le quali scattò l’arresto in carcere. 16 anni e 8 mesi di carcere è la condanna invocata per Roberto Mirco De Matteis, 47enne; 18 anni e 4 mesi per Graziano De Fabrizio, 41enne; 9 anni e 4 mesi per Massimiliano De Dominicis, 32enne; 18 anni e 4 mesi per Angelo Braì, 40enne merinese; 17 anni e 10 mesi per Luca Lenti, 49enne; 16 anni per Ugo De Mitri, 53enne.

La prossima udienza, davanti alla giudice Valeria Fedele, è fissata al 23 ottobre quando la parola passerà alla difesa.

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