TELERAMA – Benvenuti gentili e soprattutto curiosi lettori di TeleRama, al consueto appuntamento settimanale con Cineclub, dove i protagonisti assoluti sono le uscite più attese nel mondo del cinema.
Cominciamo le proposte di questi giorni parlandovi della sorpresa made in Italy che ha addirittura vinto il Leone d’Argento alla scorsa edizione del festival del cinema di Venezia ed è stato scelto per rappresentare il Bel Paese alla prossima edizione dei Premi Oscar. Sto parlando di Vermiglio di Maura Delpero. Questo dramma ambientato nel profondo Nord della Penisola Italiana, nella frazione Trentina di Vermiglio appunto, racconta di una famiglia che durante la Seconda Guerra Mondiale si trova ad ospitare un disertore siciliano. L’analisi di un microcosmo perduto, superato dal tempo e dai costumi moderni: la regista decide di posare la sua macchina da presa su un mondo rurale e pauperista, in cui la miseria ha portato gli abitanti ad una vita di grandi valori morali e sacrifici terreni. L’opera è stata una delle pellicole più viste in sala da parte del pubblico negli ultimi giorni, venendo scalzato dal prossimo film di cui vi parleremo.
Passiamo dall’Italia degli anni 40′ alla deriva del disagio umano che attanaglia la modernità con la nuova follia clownesca Joker: Folie a deux di Todd Philips. A condividere la follia e la scena di questo attesissimo sequel, di un film che nel 2019 fece entusiasmare una grande schiera di pubblico, sono gli antagonisti fumettistici DC Joker e Harley Quinn. Questi personaggi, iconici ed interpretati da tantissimi attori diversi nel corso degli anni, in quest’occasione sono stati portati sul grande schermo dai pluripremiato Joaquin Phoenix, che proprio con Joker riuscì a vincere l’ambita statuetta come miglior attore protagonista agli oscar e la cantante ed attrice Stefani Germanotta, conosciuta ai più con il nome d’arte Lady Gaga. Questo sequel si presenta come un legal drama musicale, in cui il regista Todd Phillips usa questo nuovo contesto dell’ospedale psichiatrico di Arkham e del tribunale. continua il discorso di critica nei confronti della società moderna che aveva innestato nel primo film. Adesso Arthur, quindi Joker, non è più solo contro il mondo, ma anzi è un modello ed un emblema della drastica situazione di disparità sociale e di classe che abita la società moderna. Un emarginato come lui deve essere folle per essere notato, per far sentire la sua voce. Così la maschera del Joker e della sua controparte femminile Harley Quinn diventano le ipostasi delle sventure umane e del disagio sociale.
E concludiamo con il ritorno nelle sale, restaurato in 4K, di uno dei film più importanti ed iconici del cinema Horror. Sto parlando del capolavoro Shining firmato dal regista Stanley Kubrick.
Il cineasta, famoso per porsi sempre delle sfide difficilissime e per aver variato tra tutti i generi cinematografici, con Shining del 1980 adatta l’omonimo romanzo del 1977, anche esso un cult del genere, del re della letteratura orrorifica postmoderna Stephen King. Il lungometraggio si ispira soltanto parzialmente all’opera originale, cambiando diverse sottotrame ed intrecci legati all’ Overlook hotel. Questo racconto psicologico del terrore ci permette di conoscere la famiglia Torrance: composta dal padre Jack, la madre Wendy e dal piccolo Danny. Il bambino è dotato di un dono paranormale chiamato “luccicanza” che gli permette di utilizzare poteri telepatici. Questo potere viene vissuto da lui come una maledizione, permettendogli di entrare in contatto con i fantasmi che abitano l’albergo.
Questa discesa nella follia di Mr. Torrance ha influenzato tantissimi cineasti ed artisti, soprattutto per la visionarietà immaginifica del regista: le simmetrie dell’Overlook, i suoi corridoi, le sue stanze, i suoi ascensori, persino la sua tappezzeria diventano per Kubrick dei personaggi a sé stanti, capaci di incutere timore e di “schiacciare” emotivamente lo spettatore.