LECCE – Basta il primo tempoo al Milan per affondare il Lecce. I rossoneri aprono la porta giallorossa sugli sviluppi di un calcio di punizione che non ha convinto del tutto l’allenatore del Lecce Gotti: “Abbiamo fatto trentotto molto buoni – ha dichiarato il tecnico giallorosso -. A mio giudizio la punizione per il Milan era inesistente. Dorgu non può scomparire. Anzi è Leao che va su Dorgu. Per me è una punizione inesistente”.
Poi passa a sottolineare i demeriti della propria squadra “Dal vantaggio in poi è mancata la nostra bravura perché ci voleva raziocinio – spiega -, dovevamo arrivare alla fine del primo tempo, con calma e cercando di ricostruire tutti i presupposti che c’erano stati in quei primi 38 minuti. Invece noi cominciamo a spaventarci un po’ e il Milan avverte subito la nostra paura. Invece di giocare con semplicità cominciamo a forzare le giocate e questo va tutto a vantaggio del Milan”.
Una partita che il Lecce e Gotti avevano preparato bene . “Non siamo venuti a Milano non per buttare il pallone – continua -, o fare ostruzionismo. Abbiamo cercato di giocare con le nostre capacità, con la nostra qualità e anche con personalità. Poi però in quei cinque minuti abbiamo forzato le giocate. Anche quando non c’era alcun bisogno di farlo e questo un po’ ha aiutato la squadra rossonera a farci male”.