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L’autunno in sala: tra robottoni, natura selvaggia e psicosi collettive

Pubblico generico all'interno di una sala cinematografica

TELERAMA – Benvenuti gentili e soprattutto curiosi lettori di TeleRama, al consueto appuntamento settimanale con Cineclub, dove i protagonisti assoluti sono le uscite più attese nel mondo del cinema.
Siamo nel 2024, quasi 2025, l’immaginario moderno è pieno di franchise memorabili ed a loro modo iconici. Quindi in questo mare di storie e contenuti come fare a rilanciare un franchise che è stato il prototipo di tanti tipi di action differenti, sia nel cinema sia nel mondo televisivo? Beh, il trucco sembrerebbe quello di puntare tutto su un reboot d’animazione con dei restyling dei volti storici. Sono stati diversi, negli ultimi anni, gli universi cinematografici ad essere stati resuscitati grazie all’animazione, forse perché oramai i cartoni animati non sono più una visione relegata ad un pubblico giovane. A cavalcare quest’onda positiva è il franchise degli amatissimi robottoni alieni, con il nuovo Transformers: one del regista Josh Cooley. Quest’ottava iterazione cinematografica fa a tutti gli effetti parte della saga iniziata nel 2007 dal controverso regista action Michael Bay con l’ormai cult Transformers. Dopo i prequel incentrati sull’amato autobot giallo Bumblebee, con questa pellicola si torna ad indagare sulle origini della saga: infatti l’ambientazione principale è Cybertron, il pianeta d’origine della razza dei Transformers. Invece tornano nei ruoli di protagonista ed antagonista Optimus Prime e Megatron, questa volta proprio con un’analisi dell’evoluzione del loro rapporto conflittuale: da fratelli e compagni d’armi ad acerrimi nemici e nemesi giurate.
Un’opera che ha stupito la critica per le sue tematiche particolarmente mature e che saprà sicuramente soddisfare i fan di lunga data del franchise.

Continuiamo a parlare di robot ed infanzia con l’ultima avventura d’animazione targata Dreamworks Il robot selvaggio di Chris Sanders. Ultima non solo per questioni distributive, ma in realtà perché lo studio ha annunciato che non si occuperà più della creazione dei suoi prodotti d’animazione e che lascerà il compito a delle case di produzione esterne. Questo lungometraggio, che sta facendo parlare molto di sé oltreoceano, è un adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo datato 2016. La trama è abbastanza semplice e banale in realtà: il protagonista è Roz, un robot che è naufragato su un’isola disabitata dagli umani ma popolata da tantissime specie diverse di animali. Un essere che senza l’umanità non avrebbe potuto nemmeno essere concepito, si ritrova così ad imparare da ciò che è più diverso da lui, ovvero dalla natura selvaggia. Oltre a dover pensare alla sua esistenza, il robot adotterà una piccola ochetta rimasta orfana, trasformandosi nella sua mamma. Esattamente come la sua controparte cartacea, quest’opera è già considerata come un classico del genere che vedrà consolidarsi il suo status nel tempo. Un lavoro che si aggiunge all’olimpo dei migliori lavori della casa di produzione, soprattutto perché come molti suoi predecessori riesce a concretizzare un’alternativa di grande qualità ai tantissimi lavori targati Disney e Pixar.


E concludiamo le proposte di questi giorni, anticipandovi una pellicola che sarà sicuramente protagonista assoluta di questo Halloween 2024. Sto ovviamente parlando della nuova follia clownesca Joker: Folie a deux di Todd Philips. Mai titolo fu così azzeccato, infatti “Folie a deux” è un’espressione psichiatrica con cui si intende un tipo di psicosi che non solo viene condivisa tra due persone ma che esiste proprio grazie al loro rapporto. A condividere la follia e la scena di questo attesissimo sequel, di un film che nel 2019 fece entusiasmare una grande schiera di pubblico, sono gli antagonisti fumettistici DC Joker e Harley Quinn. Questi personaggi, iconici ed interpretati da tantissimi attori diversi nel corso degli anni, in quest’occasione sono stati portati sul grande schermo dai pluripremiato Joaquin Phoenix, che proprio con Joker riuscì a vincere l’ambita statuetta come miglior attore protagonista agli oscar e la cantante ed attrice Stefani Germanotta, conosciuta ai più con il nome d’arte Lady Gaga. Questo sequel si presenta come un legal drama musicale, in cui il regista Todd phillips usa questo nuovo contesto dell’ospedale psichiatrico di Arkham e del tribunale per continuare il discorso di critica nei confronti del sistema che aveva innestato nel primo film. Adesso Arthur, quindi Joker, non è più solo contro il mondo, ma anzi è un modello ed un emblema della drastica situazione di disparità sociale e di classe che abita la società moderna. Un emarginato come lui deve essere folle per essere notato, per far sentire la sua voce. Così la maschera del Joker e della sua controparte femminile Harley Quinn diventano le ipostasi delle sventure umane e del disagio sociale.

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