GALLIPOLI – La modalità piuttosto grottesca con cui nel febbraio scorso aveva intimorito la ex, travestendosi da fantasma sotto casa sua, lo fece balzare già agli onori della cronaca.
Adesso il 48enne gallipolino incassa una condanna a quattro anni di reclusione per precedenti denunce sporte dalla donna in relazione ad altri episodi di minacce e appostamenti. Ad emettere la sentenza è stata la Gip Maria Francesca Mariano. Per i reati di stalking e maltrattamenti in famiglia, l’uomo dovrà anche risarcire la ex: la provvisionale stabilita è di 5mila euro. A ciò si aggiunge l’interdizione dai pubblici uffici per 5 anni.
Una relazione durata 12 anni quella della coppia. Fino a quando la morbosa gelosia di lui non ha spinto la compagna, 58enne della zona, a lasciarlo. Decisione mal digerita dall’uomo, la cui condotta sarebbe di conseguenza peggiorata.
Durante la convivenza il 48enne ad un certo punto, convinto di essere tradito, le avrebbe intimato di lavarsi con la candeggina, da lui stesso acquistata, prima di mettere piede a casa. L’avrebbe poi minacciata di sfregiarla versandole olio bollente sul volto. “O me o nessun altro” le ripeteva, dedicandole anche murales offensivi nelle vicinanze del posto di lavoro.
Una volta finita la relazione, a giugno dello scorso anno, l’avrebbe poi pedinata, rompendole il vetro della finestra di casa con un grosso sasso, “dobbiamo morire tutti e due” le avrebbe ripetuto, lasciandole sotto casa lettere e seminando per strada indumenti e scarpe della donna.
Ad assistere la vittima, costituitasi parte civile, l’avvocato Letizia di Mattina. L’avvocato difensore dell’imputato, Luigi Suez, ha preannunciato di valutare il ricorso in appello.