La Corte d’assise di Taranto ha emesso le sentenze per l’omicidio di Natale Naser Bahtijari, 21 anni, originario di Campi Salentina e residente a Lecce, ucciso brutalmente a Manduria nella notte tra il 22 e il 23 febbraio 2023.
Vincenzo Antonio D’Amicis è stato condannato all’ergastolo, mentre Simone Dinoi e Domenico D’Oria Palma hanno ricevuto rispettivamente 27 e 25 anni di reclusione. Dieci anni di carcere, invece, per l’ex boss della Sacra Corona Unita, Vincenzo Stranieri, nonno di D’Amicis, accusato insieme al nipote della rapina dell’auto usata da Bahtijari per recarsi a Manduria.
Le indagini, coordinate dal pubblico ministero Stefano Milto De Nozza della Direzione Distrettuale Antimafia, hanno rilevato come il delitto sia maturato in un contesto di regolamento di conti legato a un mancato pagamento per una partita di droga. Secondo gli inquirenti, Bahtijari venne colpito inizialmente con un pugnale all’interno di un locale nel centro di Manduria. Ingannato dai suoi carnefici che gli promisero di portarlo in ospedale, venne condotto in una zona di campagna, per poi essere minacciato, picchiato e accoltellato in diverse parti del corpo, e infine gettato oltre il guardrail lungo la strada per Oria. I colpevoli tentarono anche di dare fuoco al corpo, ma non riuscirono nel loro intento a causa del buio, nonostante Dinoi e Palma avessero portato della benzina per completare l’atroce piano.
La famiglia della vittima si è costituita parte civile nel processo. La madre, i fratelli, la sorella e la compagna di Bahtijari, con il figlioletto di pochi mesi, hanno ricevuto una provvisionale, a eccezione di uno dei fratelli.