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Taranto, punto e a capo

TARANTO – Taranto e Trapani si sono affrontate in una sfida che si è conclusa a reti inviolate. Ragionando a mente fredda e rivedendo la partita, è chiaro che per il Taranto si tratta di un punto d’oro, considerando che il Trapani avrebbe meritato di più.

Il protagonista assoluto della serata è stato senza dubbio il portiere Del Favero, autore di una prestazione magistrale che ha permesso ai rossoblù di mantenere il pareggio. Tre interventi decisivi e un rigore parato a Lescano: il numero uno del Taranto ha eretto un muro invalicabile, meritandosi il titolo di “eroe di giornata”.

La squadra di Gautieri si è concentrata soprattutto sulla fase difensiva. Nei primi venti minuti ha sofferto parecchio nell’impostazione del gioco, con De Santis che ha faticato in avvio ma si è riscattato nella seconda metà del match, grazie a una serie di interventi difensivi fondamentali. Anche Shiba ha vissuto una serata complicata, macchiata da un tocco di gomito ingenuo che poteva costare caro. Papazov ha mostrato un rendimento altalenante: discreto nel primo tempo, è calato nella ripresa a causa di una condizione fisica non ancora ottimale. Il suo sostituto, Verde, è entrato per contribuire a difendere il “fortino” negli ultimi quindici minuti di gioco.

A centrocampo, i rossoblù hanno sofferto molto l’organizzazione e la veemenza del Trapani. Fiorani e Schirru sono apparsi meno precisi del solito in fase di impostazione, mentre Guarracino è risultato poco incisivo. L’ingresso di Speranza ha dato un po’ più di ordine alla squadra, contribuendo a contenere le iniziative avversarie. Tra i centrocampisti, Mastromonaco è stato l’unico a mettere in campo una prestazione degna di nota, cercando anche di fornire palloni all’attacco.

In avanti, il Taranto è stato evanescente e in evidente difficoltà. Fabbro ha cercato di movimentare il reparto offensivo, ma senza grande incisività. L’ingresso di Giovinco nella ripresa ha portato qualche miglioramento, anche se la mancanza di una vera e propria punta di peso si è fatta sentire. Zigoni, a differenza delle altre uscite, è apparso poco influente nel gioco d’attacco, segno che in questo reparto c’è ancora molto lavoro da fare. Resta da capire se mister Gautieri abbia optato per un approccio attendista, consapevole dei limiti fisici e tecnici della squadra in questo momento della stagione, oppure se il Trapani abbia stravolto i piani della vigilia. Ovviamente era importante muovere la classifica, anche per il morale e per continuare a lavorare senza pressione. Tuttavia, per agguantare la salvezza, ci vorrà qualcosa in più. Dunque, è il caso di dire, punto e a capo.

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