EvidenzaLecceSport

Gotti studia un Lecce con Krsto-Rebic

Ante Rebic (foto P.Pinto)

LECCE – Per il momento sono più i minuti spesi in conferenza stampa che quelli giocati in campo. Ante Rebic, però, vuole tornare ad essere l’attaccante che ha contribuito allo scudetto del Milan di Stefano Pioli.
Ad essere un calciatore che contribuisce ai risultati della propria squadra. Negli ultimi mesi è accaduto poco a causa di un infortunio e di un lungo e accurato recupero.
Ora ha bisogno di correre, in campo, in partita. Ritrovare l’agonismo vero, gli scatti, i contrasti, il tiro, il dribbling e soprattutto i gol. L’ultimo è sotto un tappeto di polvere: lo segnò il 16 gennaio scorso nella Coppa nazionale turca.

Il nuovo attaccante giallorosso vuole cancellare l’ultima stagione condizionata da un infortunio che lo ha frenato fino a dire addio alla sua avventura in Turchia con il Besiktas.
E’ tornato in Italia ed è ripartito da Lecce. Alla soglia dei 31 anni si vuole rilanciare, contribuire alla salvezza del club giallorosso. Che ha creduto in lui. Ci hanno creduto Corvino e Trinchera gettando le basi di una trattativa durata settimane e chiusa nelle ultime ore di mercato.

Ora tocca a Gotti farlo rendere al meglio. L’allenatore giallorosso dovrà gestirlo e alternarlo a Krstovic, almeno inizialmente. E poi pensare ad utilizzarlo anche con l’attaccante montenegrino.

Rebic non è più un giovane di primo pelo e nel suo bagaglio tecnico ha acquisito esperienza pure per dare sfumature diverse al suo classico repertorio.
Il direttore dell’area tecnica Corvino ha ricordato che da prima punta ha realizzato 22 gol, 53 da seconda punta. Per Gotti non sarà semplice tenerlo fuori non appena ci saranno le condizioni per poterlo schierare dal primo minuto.
I segnali arriveranno allenamento dopo allenamento. E pure l’intesa con i compagni di squadra crescerà di seduta in seduta.
Vedere giocare insieme Kstovic e Rebic non è assolutamente fantasioso. Ma Gotti dovrà preparare un sistema che garantisca massimo equilibrio alla squadra. Vedere insieme l’attaccante montenegrino e quello croato è un auspicio, ma Rebic ora va gestito fisicamente, nel suo interesse. E della squadra. A piccole dosi potrà ritagliarsi uno spazio sempre maggiore. Sicuramente Gotti avrà presto molti dubbi.

 

 

Articoli correlati

TFN – Taranto, rinviato tutto al 5 novembre

Redazione

Ennesimo problema per Ryanair: volo Brindisi-Londra torna indietro dopo il decollo

Redazione

Contrasto a infibulazioni e matrimoni forzati, apre il primo Osservatorio

Sergio Costa

L’altra faccia del santone Kadir: minacce e urla davanti alle telecamere

Paolo Franza

Cantiere via Alvino, spunta un pezzo di anfiteatro: i lavori proseguono in attesa della Sovrintendenza

Sergio Costa

I primi trend del 2024: numeri positivi in Puglia e nel Salento

Paolo Franza