LECCE – E’ tornato in Italia dopo una stagione vissuta in Turchia con il Besiktas condizionata da un infortunio. Ante Rebic vuole riscattarsi e riparte dal Lecce, dalla Serie A in cui ha festeggiato lo scudetto con la maglia del Milan.
A presentarlo il direttore dell’area tecnica Pantaleo Corvino e il direttore sportivo Stefano Trinchera. “Di Ante non c’è nulla da scoprire – ha detto Corvino -, lo conoscete bene. Sapete bene chi è. È un calciatore vice campione del mondo con la Croazia, campione d’Italia con il Milan. Quando l’ho chiamato gli ho chiesto di darmi una mano per raggiungere un traguardo storico, la salvezza per tre stagioni di seguito. Quando presento un calciatore tengo conto di certi aspetti: ha fatto 387 partite tra i professionisti, ha realizzato 22 gol da punta centrale, 53 da seconda punta. Ha forti motivazioni personali, vuole mettersi di nuovo in gioco. Sa bene di trovare l’ambiente e la società giusta. Lascerà il segno, ne sono convinto, più che per i suoi gol, per la sua caparbietà, riservatezza e il massimo impegno che darà in campo”.
E l’attaccante si presenta così. “Sono molto motivato, voglio far vedere a tutti che sono il giocatore che ero due, tre anni fa, perché negli ultimi due anni ho sofferto tanto per il mio infortunio. Finalmente ad aprile ho risolto con il mio infortunio e ora voglio dimostrare a tutti che voglio raggiungere gli obiettivi personali e di squadra”. I contatti con il Lecce si sono attivati ad inizio agosto “Un mese fa parlando con il direttore e con il mister mi hanno convinto che questa sarebbe stata la scelta migliore per me perch in questo momento ho bisogno di giocare, con continuità e fare vedere che sono pronto e dare una mano alla squadra”.
La domanda più frequente fra i tifosi giallorossi riguarda la sua attuale condizione fisica. “Dopo l’intervento che ho fatto ad aprile ho lavorato tanto, ogni giorno, con il mio preparatore, mi sento bene e voglio giocare prima possibile, mi mancavano solo le partite e ora ho bisogno di giocare. Sinceramente mi sento bene e spero di giocare prima possibile”. Sulla sua convivenza con Krstovic risponde così: “Non mi aspettavo di trovare calciatori così forti. Con Krstovic spero di trovarmi bene come con chiunque giocherà. Dipende dal mister dove mi farà giocare”.
L’ex Milan trova un gruppo giovane. “Dal primo giorno ho visto un gruppo compatto, non avrò problemi ad integrarmi e metterò a disposizione la mia esperienza”. Qui a Lecce con la maglia del Milan segnò un gol e dopo andò a festeggiare un raccattapalle. Si era in pieno periodo Covid e non c’erano tifosi sugli spalti. Rebic. “Decisi di festeggiare il mio gol con lui. Da quello che mi ha detto il team manager questo ragazzo non è più a Lecce”. Con la maglia giallorossa ha esordito contro il Cagliari, nei minuti finali. “Era importante prendere tre punti, questo è un ambiente caldo e si sente che qui la tifoseria vive per il Lecce. Era quello che cercavo”.
Tra gli allenatori che hanno inciso in modo determinante sulla sua crescita c’è Niko Kovač, allenatore croato avuto durante la sua esperienza all’Eintracht Francoforte. “Mi ha portato a Francoforte e mi ha dato tanta fiducia, sono cresciuto come calciatore, ho imparato a lavorare in modo giusto e sono diventato un professionista vero