LECCE – Benvenuti in tangenziale, cari automobilisti. Con l’augurio di non essere costretti a fermarvi in una piazzola di sosta. In caso contrario, bendatevi gli occhi e turatevi il naso. Eh sì, perché transitare lungo i due anelli dell’arteria che cinge la città di Lecce rischia di trasformarsi in un viaggio onirico. Non lasciatevi ingannare dalla strada veloce e (quasi) scorrevole – dovremmo aprire un capitolo a parte – perché a farla da padrone sono i rifiuti. Abbiamo toccato la stragrande maggioranza delle piazzole. Prima tappa tangenziale est, direzione Brindisi, tra l’uscita per Vernole e Melendugno e quella per San Cataldo. Ritroviamo un po’ di tutto: carte, cartoni, bottiglie di plastica, pneumatici, pezzi di ricambi per auto, vernici, detersivi, tubi di plastica e, addirittura, una stampante.
Seconda tappa la piazzola posizionata qualche centinaio di metri prima dell’uscita per via Vecchia Frigole: si avvertono i primi segnali del lancio del sacchetto, nuova disciplina olimpionica made in Salento che continua – ahimé – a fare proseliti. C’è spazio anche per un ingombrante porta pacchi per auto.
Meno di un chilometro più in là stessa scenografia con l’immancabile sacchetto dell’immondizia che termina la sua corsa vicino a un guardrail divelto e l’aggiunta di una vasca di plastica abbandonata tra i rovi. Altro giro, altra piazzola, ma il risultato non cambia: i rifiuti vincono a mani basse: l’autovelox posizionato 150 metri più in là – una volta attivato – probabilmente faciliterà il lancio in corsa del sacchetto.
Poco prima dell’uscita per Torre Chianca in bella mostra troviamo altre buste della spazzatura, accompagnate per l’occasione da un paio di gratta e vinci, utili come delle ciabatte in montagna. Prima e dopo l’imbocco per la frazione di Giorgilorio ritroviamo un cimitero di rifiuti, in particolare nel terreno adiacente la piazzola. Passando dalla tangenziale Est alla Ovest cambia poco. Anche perché sembra prevalere l’equazione meno piazzole uguale meno rifiuti. L’eccezione che conferma a un centinaio di metri prima dell’uscita per Novoli: anche qui è in gran voga il lancio del sacchetto dei rifiuti. Qualcuno, però, dovrà correggere il tiro visto che la mira lascia a desiderare, ma soprattutto dovrà imparare la buona educazione. Lecce e il Salento non meritano questo scempio. Una brutta cartolina da cancellare al più presto.