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Corteo funebre malavitoso: è polemica a Racale

Un funerale in grande stile, e così è stato. Il feretro trasportato per le vie di Racale su una carrozza nera con intarsi d’oro trainata da quattro cavalli, un corteo funebre silenzioso fino all’arrivo in chiesa e infine i petali di fiori nel cimitero cittadino nel tragitto verso la cappella. Erano queste alcune delle ultime volontà di Angelo Salvatore Vacca, noto esponente della Sacra corona unita, condannato all’ergastolo per l’omicidio del boss Luciano Stefanelli. Un ultimo saluto che si sarebbe trasformato in una parata di simboli mafiosi. Vacca, 55 anni, è deceduto a causa di un tumore ai polmoni che, secondo i familiari, sarebbe stato diagnosticato troppo tardi, tanto da valutare un’azione legale per accertare eventuali negligenze mediche. Il boss era detenuto nel carcere di Spoleto, dove stava scontando la sua pena per l’omicidio Stefanelli, avvenuto nel 1995 a Taviano, in una violenta guerra tra clan per il controllo del territorio. Di recente Vacca era stato condannato a ulteriori 16 anni di reclusione per un altro omicidio, quello di Claudio Giorgino, un ragazzo scomparso nel 1994 nel basso Salento, i cui resti furono ritrovati nel luglio 2019 in un pozzo nelle campagne di Matino grazie alle sue confessioni. Le reazioni non si sono fatte attendere. Michele Abbaticchio, vicepresidente di Avviso Pubblico, ha duramente criticato la cerimonia, definendola un segnale pericoloso che mina la cultura della legalità e dell’antimafia sociale. “L’esibizione di ricchezze sproporzionate e l’ostentazione di simboli di potere – ha commentato Abbaticchio – mirano a consolidare un clima di omertà e paura, minando le fondamenta stesse della convivenza civile e della legalità”. Anche Pierpaolo d’Arienzo, Coordinatore regionale di Avviso Pubblico, ha sottolineato l’importanza di una stretta collaborazione tra Stato, istituzioni locali e società civile per contrastare con decisione qualsiasi tentativo di affermazione criminale sul territorio. Infine Avviso Pubblico ha espresso “vicinanza e solidarietà ai cittadini di Racale, che loro malgrado hanno assistito ad una manifestazione che non rende giustizia alla legalità e alle tante vittime innocenti di mafia”.

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