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Corvino: “grande responsabilità difendere quanto conquistato”

Pantaleo Corvino e Stefano Trinchera

LECCE – Questa mattina nella Sala Stampa Sergio Vantaggiato, allo stadio Via del Mare, il direttore dell’area tecnica dell’U.S. Lecce, Pantaleo Corvino, accompagnato dal direttore sportivo Stefano Trinchera, ha fatto il punto della situazione sul calciomercato appena concluso in cui tra cessioni e acquisizione sono state fatte 29 operazioni.

“Siamo al terzo anno in Serie A e questa è solo la nostra quinta sessione di mercato. Ci sono squadre che lavorano sul mercato da molto tempo, o che hanno il vantaggio di partire con rose già pronte per la Serie A. – Ha esordito così Pantaleo Corvino – Per noi, invece, è solo la quinta sessione. Conoscendo la passione dei nostri tifosi, il calciomercato diventa per noi un impegno davvero importante e sentiamo una grande responsabilità. È stato un grande sforzo per l’area tecnica e la società. Con Sticchi Damiani ho creato un rapporto che è nato da un sogno condiviso.

Mantenere la sostenibilità economica mentre si raggiungono risultati è una sfida difficile. Va sottolineato l’impegno del club anche nelle infrastrutture. L’altro giorno ho detto a Saverio che mi piacerebbe creare una nostra radio dedicata interamente a parlare del Lecce.

MERCATO – “Rebic è un sogno, e per portarlo a Lecce servono contatti di alto livello. Abbiamo completato 17 cessioni e stiamo ultimando quella di Lemmens, quindi 18. A volte, però, le cessioni non dipendono solo da noi, ma anche dalla volontà delle altre parti coinvolte. A parte Daka, che ha deciso di rifiutare la nostra proposta, abbiamo definito tutte le operazioni. Daka potrebbe eventualmente giocare come fuori quota in Primavera. Sansone ha avuto problemi fisici, il che ci ha impedito di cederlo; ora spero possa darci un contributo significativo. Gotti ha valutato Helgason e ha espresso opinioni positive. Tuttavia, la nostra posizione non ha coinciso con quella del suo entourage; noi abbiamo sempre visto Helgason come parte del Lecce, mentre lui ha chiesto di essere trasferito. In ogni trattativa di cessione, però, deve esserci un interesse condiviso tra tutte le parti.

Abbiamo effettuato 12 acquisti, che sommati alle cessioni portano il totale a 30 operazioni complessive. Questo significa che abbiamo realizzato un’operazione ogni due giorni. Vi assicuro che ogni trattativa è stata lunga e impegnativa… Non è semplice fare mercato quando l’obiettivo è migliorare costantemente la squadra. Sarà il campionato a dirci se siamo riusciti nel nostro intento. Abbiamo dato il massimo. Abbiamo mantenuto otto dei titolari e ne abbiamo aggiunti dodici. Sarà il campo a stabilire se abbiamo fatto dei progressi o se siamo peggiorati. E sappiamo che il campo non fa sconti.

Tra questi dodici nuovi acquisti: uno è croato, uno spagnolo, uno polacco, uno tedesco, uno proviene dall’Angola, tre sono italiani e quattro francesi. Se abbiamo scelto più giocatori francesi, c’è una ragione. Un buon commerciante deve saper fare acquisti intelligenti. Il mercato francese è un mercato interessante per noi da esplorare, poiché i club locali si sono trovati in difficoltà a causa della mancanza di introiti dai diritti televisivi. Ho detto a Gotti che può fidarsi del mio giudizio schierando subito Guilbert come titolare, e mi sembra che non abbia deluso le aspettative”.

VALORE DEL CLUB E POTERE CONTRATTUALE – “Quando sono arrivato, il patrimonio del Lecce era di 1,6 milioni di euro, mentre il resto era costituito principalmente da debiti, in gran parte legati agli ingaggi di giocatori che non avevano mercato. Se pensiamo alla situazione attuale, è evidente quanto lavoro sia stato fatto. In futuro, con un centro sportivo e altre strutture di proprietà, il valore del club continuerà a crescere”.

FRUICTHL – “Ogni manager deve essere in grado di prevedere possibili criticità, come ad esempio una grande offerta (monstre) per uno dei propri giocatori. Ogni acquisto è il risultato di competenze e di esperienze acquisite”.

HASA – “Hasa aveva un contratto in scadenza nel 2025 e non intendeva rinnovare con la Juventus. Conosco bene il suo agente Fali Ramadani, quindi abbiamo fatto un’offerta alla Juventus: lo avremmo preso a parametro zero lasciando loro una percentuale significativa sulla futura rivendita. La proposta è stata accettata. L’unico ruolo che non può ricoprire in attacco è quello di centravanti; può invece giocare come esterno, trequartista o interno offensivo”.

MONTE INGAGGI – “Non riesco a fornire dettagli precisi riguardo ai costi, sarebbe opportuno chiedere all’Amministratore Delegato. Ho detto al presidente che c’è un aspetto che mi rattrista. Già a Firenze il mio problema erano le plusvalenze: se ne parla sempre in maniera negativa, ma in realtà sono dati positivi. Nessuno se ne appropria personalmente. La mia proprietà desidera mantenere la salute finanziaria del club per garantirne la continuità. In questo mercato, anche chi aveva 20 milioni a disposizione ha trovato difficile acquistare difensori. Per quanto riguarda il monte ingaggi, credo che siamo aumentati di poco: siamo passati da 14,5 milioni lordi a circa 16 milioni”.

OPERAZIONE REBIC – “La prima volta gli ho detto in tono scherzoso che l’avevo arricchito cedendolo al Francoforte e ora avrebbe dovuto accettare una riduzione dell’ingaggio per venire a Lecce. Tre anni fa ha vinto lo scudetto con il Milan, segnando molti gol. Ho contattato Pioli per chiedergli se Rebic fosse più adatto come prima punta o come esterno. Pioli mi ha confermato che Rebic ha fatto il vice di Giroud e ha contribuito alla vittoria di uno scudetto. Rebic ha accettato le condizioni proposte dal Lecce e ora è ufficialmente un nostro giocatore”.

OPERAZIONE BONIFAZI – “Avevamo diverse opzioni, ma se hai a disposizione dieci milioni non è saggio spenderli senza criterio. Spesso, per un giocatore valutato quindici milioni, le richieste di ingaggio sono elevate. Bonifazi aveva già fatto bene sotto la guida di Gotti, quindi ho pensato di proporlo. Luca mi ha chiesto informazioni sul suo stato fisico, e abbiamo verificato la sua condizione attraverso la documentazione medica. È in buone condizioni e deve solo reintegrarsi con il gruppo. Gotti mi ha confermato che Bonifazi si era dimostrato molto affidabile. Abbiamo acquisito il giocatore in prestito con diritto di riscatto a 500.000 euro e con una percentuale sulla futura rivendita a favore del Bologna. Bonifazi ha accettato di percepire il minimo federale con un bonus per ogni presenza”.

La conferenza stampa termina con Pantaleo Corvino che racconta un aneddoto sulla cessione di Valentin Gendrey: “Dietro l’Hoffenheim c’è uno degli uomini più ricchi d’Europa, e sapevo che alla fine avremmo ottenuto ciò che avevamo richiesto. Prima della partita con l’Inter, ho chiamato Gotti per informarlo che desideravo parlare con Gendrey. Così, ho contattato Gendrey e gli ho detto: «Oggi potrebbe essere la tua ultima partita, dipende da come onori la maglia»”.

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