LECCE – “Un assessore al Welfare senza la delega all’Ambito territoriale e un consigliere comunale con delega allo stesso ma senza poteri decisionali. Una scelta singolare quella della sindaca Poli Bortone, che svilisce le prerogative dell’assessore relegandolo ad un ruolo di spettatore della programmazione dei servizi sociali e assegna al già nominato presidente del consiglio compiti di studio, analisi e verifica delle attività con una funzione esclusivamente propositiva senza alcun potere decisionale”. È la critica mossa dalla Consigliera comunale di Lecce Città Pubblica nonché ex assessora al welfare Silvia Miglietta, che aggiunge: “questa decisione, unita alla mancata assegnazione della delega alla gestione dell’edilizia residenziale pubblica (altro tema cruciale) trasferisce l’idea di una mancanza di fiducia nei confronti dell’assessore appena nominato e un modo per accontentare un consigliere comunale con il riconoscimento di un ruolo meramente simbolico. Uno scenario di confusione e poca chiarezza – conclude – che non fa il bene della nostra città a fronte di bisogni sociali crescenti e di risposte concrete da dare ai nostri concittadini più fragili”.
Sulla questione giunge la replica del sindaco Adriana Poli Bortone: “Il consigliere comunale Silvia Miglietta non si preoccupi delle relazioni interne alla maggioranza, degli assetti e dei ruoli. Piuttosto, faccia un mea culpa perché in sette anni ha decisamente trascurato i bisogni della città. Di diverse decine di progetti, ne abbiamo visto realizzati davvero pochissimi. La maggioranza di centrodestra, checché ne pensi qualcuno, è assolutamente solida”.