SANTA CESAREA TERME – 17 lanci di acqua da un canadair sopraggiunto da Lamezia Terme e altrettanti ettari di macchia mediterranea, in area parco, ridotti in cenere. È il primo bilancio del secondo devastante rogo che quest’estate ha colpito Santa Cesarea Terme, lungo il tratto di litoranea che conduce a Porto Badisco. Gli inquirenti non escludono la natura dolosa. Le lingue di fuoco hanno tenuto impegnati vigili del fuoco, protezione Civile e operatori Arif per oltre quattro ore, durante le quali è stato anche evacuato un agriturismo che sorge in zona.
Non un caso isolato, si diceva. A inizia agosto, in località Serricella, ad essere polverizzati dalle fiamme sono stati altri 15 ettari.
Episodi che, sommati ad altri aspetti, scatenano ancora una volta la furia dell’opposizione, con il coordinamento Cittadino del Movimento Regione Salento che punta il dito contro l’amministrazione, parlando di abbandono totale di degrado imperante a cui è stata ridotta Santa Cesarea e le sue frazioni.
“Le pinete – tuonano – sono state devastate dagli incendi, che sono ancora in corso. Sporcizia ovunque, piante e fiori (dove presenti) senza alcuna cura, cestini dell’immondizia stracolmi, piazze sporche. Di fronte a questa situazione, l’Amministrazione ha deciso di aumentare il numero di parcheggi a pagamento, cambiando le modalità di rilascio dei pass e creando disservizi per cittadini e turisti.
Denunciamo nuovamente l’incompetenza e l’arroganza dei nostri amministratori, che continuano a nascondere le loro vere intenzioni anche in merito al rinnovo del Consiglio di Amministrazione di Terme Spa – aggiungono – Non è chiaro se il Comune nominerà nuovi membri, magari parenti, per rappresentare il “casato”.
Questa situazione danneggia non solo i cittadini e gli operatori turistici ed economici ma colpisce soprattutto i lavoratori di Terme Spa, il cui futuro è sempre più incerto.
Non condividiamo l’atteggiamento “arrogante e dispotico” della maggioranza – concludono dal Movimento Regione Salento – che da un lato non ha coinvolto le attività commerciali nella programmazione degli eventi estivi, e dall’altro ha censurato un giovane laureato della nostra comunità all’evento su Carmelo Bene, solo perché ha espresso liberamente il suo pensiero ed è sostenitore del gruppo di minoranza.Noi siamo per il dialogo e il confronto, contro ogni forma di censura”.