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Guardia medica spintonata e insultata, il caso in prefettura

Insultata e strattonata. Ennesima disavventura per un medico della Asl di Lecce. E scatta l’allarme. L’episodio, l’ultimo di una lunga serie, è finito sul tavolo del prefetto di Lecce Luca Rotondi, al quale si sono rivolti i vertici della Asl di Lecce. “Il reiterarsi di tali episodi – si legge in una lettera inviata a Palazzo del Governo – non consente agli operatori sanitari di svolgere la propria attività con serenità e, conseguentemente, si ritengono assolutamente indispensabili misure di tutela adeguate”. I vertici sanitari chiedono “l’adozione di provvedimenti idonei a ristabilire l’ordine pubblico e la sicurezza sul territori provinciale ed evitare il ripetersi di tali episodi”.
La questione sarà affrontata nei prossimi giorni. Un argomento impellente e delicato sul quale già da tempo il Prefetto ha avviato un costante monitoraggio. Di questo passo, infatti, la sicurezza nella sanità rischia di diventare un tabù.
L’ultimo episodio che vede in qualità di vittime medici, paramedici e infermieri, risale all’inizio di agosto ma è venuto a galla nelle scorse ora. Una dottoressa di guardia medica allertata da una chiamata d’emergenza in piena notte, è stata costretta a subire le angherie verbali, condite da qualche spintone, da parte del marito della paziente che aveva chiesto assistenza nel proprio domicilio, a Minervino di Lecce. Una situazione intollerabile che ha spinto il medico, in servizio presso la continuità assistenziale di Uggiano La Chiesa, a recarsi dai carabinieri per denunciare l’accaduto.

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