SALENTO – Dietro le sbarre, in carcere, per amore. Sembrerebbe la trama di un film non tanto a lieto fine ma invece è pura realtà. Le vesti di protagonista spettano ad una donna di 49 anni di un paese a nord di Lecce che a causa di una forte dipendenza da sostanze stupefacenti era stata affidata ad una struttura a Bari per un programma di recupero terapeudico alternativo. Poche ma categoriche regole da rispettare all’interno della comunità. Numero di sigarette giornaliere limitate, divieto di far uso di droghe e divieto assoluto di avere rapporti sentimentali con latri ospiti. Ma se per le prime due regole ci si può affidare alla forza di volontà, per quanto riguarda il cuore difficile mettere argini. Galeotta fu la struttura perchè la donna ha finito per avere una relazione sentimentale e sessuale con un altra persona in cura. Un legame tenuto nascosto per diversi mesi ma poi diverse volte scoperto dai responsabili che hanno invitato la donna ad interrompere senza però riuscire nell’intento. Quindi la segnalazione al magistrato che ha revocato l’affidamento alla struttura facendo di conseguenza finire la donna in carcere a Trani.
L’avvocato della donna, Umberto Leo, ha evidenziato in fase di processo come la donna si sia attenuta la programma terapeudico di recupero e che vietare di amare non è possibile. Amore o legge? Chi la spunterà non resta che attendere il verdetto definitivo ma intanto la donna per amore si trova dietro le sbarre.