BRINDISI – Antonio Macchia, segretario generale della CGIL Brindisi, ha lanciato un grido d’allarme contro le decisioni che, a suo dire, stanno mettendo a rischio il futuro economico e occupazionale del territorio. Macchia ha denunciato la proroga della Valutazione di Impatto Ambientale per il progetto Brundisium, definendola “l’ennesimo schiaffo” a una comunità già duramente provata.
Macchia ha sottolineato come il porto di Brindisi, una delle risorse più preziose del territorio, venga ridotto a una “mera stazione di servizio” asservita a interessi esterni. I progetti Brundisium ed Edison, con i loro depositi di carburanti e GNL, rappresentano, per il segretario generale, una minaccia diretta non solo alla sicurezza del porto, ma anche alla sua capacità di svilupparsi come hub logistico di rilievo nel Mediterraneo.
“La CGIL di Brindisi non può tollerare questo modello di sviluppo imposto dall’alto, senza alcun coinvolgimento della popolazione e delle sue rappresentanze,” ha commentato Macchia. “Il territorio – ha detto – ha diritto alla sua autodeterminazione, e noi siamo pronti a lottare per garantirlo.”
Inoltre, il segretario generale ha criticato l’ampliamento della discarica di Formica, definendolo un progetto “vecchio, anacronistico e fortemente impattante” che danneggia ulteriormente un territorio già provato da anni di gestione scellerata dei rifiuti.
La CGIL di Brindisi ha annunciato una mobilitazione per venerdì 30 agosto presso Palazzo Nervegna, dove si terrà il “Forum territoriale dello sviluppo”. L’evento sarà un’occasione per confrontarsi e proporre soluzioni alternative, sostenibili e condivise per un futuro diverso per Brindisi.
“La città è stanca di subire. È ora di agire,” ha concluso Macchia, invitando tutti i cittadini, le associazioni, i partiti politici e i movimenti a unirsi alla lotta per un futuro che coniughi sviluppo, ambiente, salute e lavoro.