SALENTO – L’abuso di alcol tra i giovanissimi è un fenomeno preoccupante che continua a peggiorare, come evidenziato durante la notte di Ferragosto, in cui si sono registrati oltre 120 interventi sanitari per giovani sorpresi in stato di ebrezza. Un fenomeno questo legato al poli abuso, che si aggrava anno dopo anno, ma soprattutto è allarmante notare come l’età in cui si inizi a bere sia sempre più bassa: si parla di ragazzini che iniziano a soli 11 anni.
In un contesto sociale in cui le pressioni e i disagi sono sempre più evidenti, il consumo di alcol diventa quindi un mezzo per fuggire dalla realtà, per evadere dai problemi della vita quotidiana, dalle insicurezze e dall’ansia che spesso accompagnano la crescita.
L’alcol, percepito come un’esperienza proibita e per questo ancora più affascinante, esercita un richiamo pericoloso su giovani che sono spesso impreparati a gestirne le conseguenze. Ecco perché sarebbe bene agire con interventi di prevenzione ad hoc.
In merito abbiamo avuto modo di ascoltare il dottor Salvatore Della Bona, Direttore del Dipartimento Dipendenze Patologiche dell’Asl di Lecce.