TARANTO – La sconfitta contro il Benevento per 6 a 0 in Coppa Italia ha messo in luce una dura realtà: il Taranto, nella sua attuale forma, non è una squadra da Serie C. Il club, purtroppo, sembra non avere i mezzi necessari per competere a livello professionistico. E la gara è costata anche 300 euro di ammenda alla società rossoblù perché i propri tifosi avrebbero lanciato due bicchieri pieni nel recinto di gioco.
Il direttore generale del Taranto, Fabrizio Lucchesi, è attualmente impegnato nel difficile compito di riorganizzare la squadra: è semplice però capire che la situazione è critica, e la squadra rischia di diventare l’agnello sacrificale del campionato. Nel frattempo continuano le risoluzioni contrattuali: ultime in ordine di tempo quelle di Crecco e Miceli.
Intanto ieri sera una folto gruppo di tifosi, dei gruppi della Curva Nord, si è radunato in Piazza Maria Immacolata e hanno poi marciato fino a Palazzo di Città, chiedendo il cambio nella dirigenza societaria.
Però c’è una novità che potrebbe rappresentare una svolta per il futuro del Taranto. L’associazione dei tifosi “Taras 706 a.C.”, che detiene il 7% delle quote del club, ha comunicato di aver ricevuto una manifestazione di interesse da parte di un gruppo di professionisti e imprenditori pugliesi. Questo gruppo, rappresentato dal commercialista Francesco De Cosmo, sarebbe interessato ad acquisire le quote del Taranto FC.
La comunicazione, ricevuta tramite PEC, è stata inviata all’associazione e alla Consultrust srl, la società fiduciaria che detiene le quote del socio di maggioranza. L’associazione dei tifosi si è impegnata a prendere contatti con i potenziali acquirenti il più presto possibile.
L’associazione però ha anche sottolineato che rendere pubblica questa manifestazione di interesse potrebbe danneggiare eventuali trattative future.
Nonostante ciò, questa novità apre uno spiraglio di speranza per il futuro del calcio a Taranto, che al momento appare piuttosto incerto.