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“Aggredito, preso per capelli e cacciato via a suon di sputi”: aggressione omofoba in discoteca

GALLIPOLI – “Ma cos’ha questa gente, gentaglia (…) che da un’uscita di una discoteca, nota un artista sol truccato, per scagliarsi contro per ridicolizzare, sputare, tirare i capelli, addossarsi in dieci, scattare foto, pronunciare di sparire, senza aver commesso nulla, senza aver il tempo di evitare la massa, accerchiato, senza essere ascoltato”.

È lo sfogo che ha affidato ai social l’artista e performer Thèo Flasch, che ha raccontato di essere stato vittima di un’aggressione omofoba all’ingresso di una nota discoteca gallipolina. In poche ore decine i messaggi di solidarietà che hanno raggiunto il performer burlesque che – stando alla sua ricostruzione – è stato difeso dagli addetti alla sicurezza del locale e poi si è visto costretto ad andare via per evitare che la situazione potesse degenerare.

“A volte dimentico quanto questo mondo faccia schifo – ha scritto nelle sue storie Instagram – perché senza essere valutati si è attaccati e resi fenomeni da baraccone. La cosa che più ferisce è non aver avuto il supporto necessario ed essermi sentito umiliato sol per chi scelgo di essere”.

L’associazione Salento Pride stigmatizza l’accaduto: “Condanniamo questi comportamenti violenti ed aggressivi e speriamo che gli autori di questo attacco possano essere individuati. A Théo, un caloroso abbraccio e l’invito a non lasciarsi scalfire da questa vile aggressione, continuando a vivere come desidera”.

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