TARANTO – La favola del Taranto di Ezio Capuano resterà negli almanacchi del calcio ma le pagine belle sono ormai ingiallite dal tempo, che passa in modo inesorabile.
Il tecnico di Pescopagano in due stagioni aveva riportato i tifosi allo stadio e aveva ridato dignità ad una piazza che iniziava a sognare qualcosa di diverso. Nella scorsa stagione se non fosse stato per la penalizzazione i rossoblù sarebbero arrivati secondi in classifica.
Adesso è tutto finito. Nuovo giro, nuova corsa.
Se ne parla da giorni, il presidente Massimo Giove si è disimpegnato totalmente, con la motivazione dell’agibilità dello stadio Iacovone, i calciatori, di fronte all’evidente cambio di marcia della società e di un probabilissimo addio di Capuano, hanno scelto di salutare. E di quella squadra che si stava costruendo per il prossimo campionato non è rimasto nulla.
A tal punto che tra pochi giorni, l’11 agosto a Benevento nella prima sfida ufficiale, scenderà in campo molto probabilmente la squadra Primavera e sarà guidata da Michele Cazzarò, visto che Capuano e il suo secondo hanno presentato un certificato medico.
Oggi è il giorno zero per il Taranto tutto da ricostruire che inizierà il prossimo torneo anche con una penalizzazione.
Oggi è il primo giorno in cui, dopo l’ufficialità di ieri, parte l’avventura del nuovo direttore generale Fabrizio Lucchesi che ha deciso di prendere in mano una patata bollente.
Si ridimensiona tutto a Taranto e Lucchesi dovrà tenere i conti in ordine provando a costruire una squadra imbottita di giovani, che ottenga i bonus del minutaggio e lotti per la salvezza.
Primo nodo da sciogliere sarà proprio quello del tecnico Ezio Capuano, molto probabilmente anche lui troverà la soluzione per salutare la sua amata Taranto. Proprio lui, Ezio Capuano, resterà il vincitore d’una favola che non esiste più. Fabrizio Lucchesi, dirigente capace e serio, ha il compito di creare un progetto dalle ceneri di un qualcosa che ormai non c’è più, se dovesse riuscirci avrebbe lo stesso valore della vittoria di un campionato.