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Taranto, ecco l’arbitro di Coppa, ma quale squadra scenderà in campo?

Taranto - Latina, stadi Iacovone, foto Walter Nobile

TARANTO – Domenica 11 agosto alle ore 20, il Taranto affronterà il Benevento al Vigorito per il primo turno della Coppa Italia di Serie C. La gara sarà diretta dall’arbitro Gabriele Sacchi della sezione di Macerata, affiancato dagli assistenti Pierpaolo Carella di L’Aquila e Luca Chiavaroli di Pescara, con Domenico Castellone di Napoli come Quarto Ufficiale. Tuttavia, la situazione della squadra pugliese è quanto mai incerta, con numerosi interrogativi su quale formazione scenderà in campo e in quali condizioni. Una cosa è certa, Capuano è in malattia e non sarà in panchina dove si accomoderà invece il tarantino Michele Cazzarò che guiderà la squadra verso quella che sembra un missione impossibile.

Eppure mister Capuano stava costruendo una gruppo veramente interessante prima della bufera provocata dal disimpegno del presidente Giove che ha scatenato una serie di reazioni a catena che in pochi giorni ha visto sgretolarsi tutto il progetto: via prima Soncin, per motivi familiari si era detto, poi gli ultimi arrivati Schenetti e Pierozzi, poi Calvano appena nominato capitano che si è accasato al Monopoli ma dicono addio man man tutti e dunque dovrebbe salutare anche Nobile e sono sulla porta d’uscita anche Cerretelli visto che il suo contratto non era stato ancora consegnato e Miceli, tornato in riva allo ionio su richiesta del tecnico di Pescopagano.

Al momento è un mistero la rosa con cui il Taranto dovrà affrontare il prossimo campionato considerata anche la penalizzazione che dovrebbe essere comminata per gli stipendi non corrisposti.

Si attende l’arrivo ufficiale del nuovo direttore generale Lucchesi che ridimensionerà quel poco che è rimasto da ridimensionare, traghettando la squadra verso un’ipotetica cessione delle quote societarie e non è da escludere una proposta di rescissione per mister Capuano e per il suo staff.

I tifosi stanno vivendo un incubo e la domanda che sorge spontanea è una: è giusto far iscrivere al campionato di serie C una squadra con problemi economici che non ha pagato gli stipendi? Forse sarebbe stato meglio far emergere tutti i problemi subito per capire la giusta via da seguire. I tifosi del Taranto non meritano questo scempio. La città ionica sta vivendo un incubo che non pensava di dover vivere dopo l’ottimo campionato dello scorso anno. I lavori allo stadio Iacovone hanno scatenato la bufera ma forse è servito questo argomento per alzare con una folata di vento tutta la polvere nascosta negli angoli e per decretare la fine dell’avventura di questa società alla guida della squadra rossoblù.

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