LECCE – La questione del sovraffollamento resta ancora delle criticità maggiori per le carceri pugliesi e anche Lecce non fa eccezione. Gli ultimi dati, a disposizione di Antigone, segnalano che a livello regionale al 31 luglio 2024, i detenuti sono 4374 detenuti a fronte di una capienza di 2943, nell’istituto di Lecce la capienza prevista è di 798 mentre le presenze sono 1182, di queste 98 sono donne e 111 stranieri, 239 sono invece le persone che si trovano nel reparto di alta sicurezza. Rispetto all’anno precedente, nel capoluogo salentino, il dato è in lieve aumento, l’incremento più sensibile è rispetto a due anni fa, quando c’erano 100 detenuti in meno. Cresce anche l’età media dei detenuti, ora spesso over 45 anni e ci sono casi anche di 80enni., sovraffollamento che con caldo rende ancora più difficile la vita in carcere.
Rimane aperta la questione delle telefonate esterne, attualmente sono 4 al mese, ma – evidenzia la presidente di Antigone- renderle libere potrebbe incidere positivamente sullo stato psicologico dei detenuti anche per prevenire i suicidi, che da inizio anno ad oggi sono zero.
La casa circondariale di Lecce è l’unica in Puglia ad avere un Reperto di Osservazione Psichiatrica, però manca personale specializzato che possa assistere questi pazienti, per questo, sebbene i posti previsti siano 20, effettivamente quelli occupati sono 7.
C’è poi particolare attenzione al reperimento di un lavoro per i detenuti, cosa che facilita la loro riabilitazione, attualmente 271 hanno un impiego all’interno dell’istituto e 35 hanno invece un’assunzione esterna.