LECCE – I numeri aggiornati sull’offerta turistica di Puglia e Salento parlano chiaro: ad oggi chi sceglie di trascorrere le vacanze qui può contare su 302mila posti letto in tutta la regione, suddivisi nelle oltre 10 mila strutture alberghiere ed extra-alberghiere.
Numeri importanti, all’interno dei quali è incastonato un primato tutto leccese. È di fatto questa la provincia con il maggior numero di alberghi a 4 e 5 stelle, residenze turistiche, agriturismi, ostelli per la gioventù, case vacanza e b&b. Lecce è seconda alla provincia di Bari solo per numero di alloggi in affitto gestiti in forma imprenditoriale, pur contandone 1.452. In tutto la provincia conta 3.270 strutture di alloggio turistico.
La crescita, fotografata dal report dell’osservatorio economico Aforisma, fa il paio anche con l’exploit (certificato da Unioncamere) degli stabilimenti balneari, aumentati negli ultimi 12 anni del 50%, con ricadute inevitabili sul fronte dell’attrattività estiva.
Uno sviluppo importante si diceva, che se da una parte inorgoglisce il territorio, dall’altra non basta a dimenticare i “nonostante tutto” avvenga.
Nonostante i trasporti ancora non adeguati ai flussi, nonostante le infrastrutture nonancora utilizzabili al massimo del loro potenziale, nonostante la viabilità nelle località balneari ancora in alto mare (tra logistica, piano traffico e parcheggi), nonostante i nodi ancora irrisolti a tutela del paesaggio, come il crollo della falesia, gli accessi al mare e la salvaguardia delle aree sottoposte a vincolo.
Un territorio che preme dunque sull’acceleratore per perfezionarsi e specializzarsi nell’accoglienza turistica, ma con il freno tirato a mano, confidando – di anno in anno – in una maggiore pianificazione e un maggiore supporto istituzionale, che alle scommesse imprenditoriali non lanci soltanto la volata, ma continui a sorreggerle anche durante il volo.