Il cielo azzurro di Viggiano, sede del ritiro del Taranto, si è rapidamente oscurato, trasformandosi in una tempesta di incertezze che scuote il mondo rossoblù. Il ritiro, concluso in anticipo, è solo uno dei tanti segnali di una crisi che minaccia la stabilità del club. Il presidente Massimo Giove ha annunciato il suo disimpegno, causato dai lavori allo stadio Iacovone in preparazione dei Giochi del Mediterraneo, e questo ha scatenato un fuggi fuggi generale tra i giocatori.
Domani la squadra non parteciperà domani al Memorial “Donato Russo” in programma a Paterno.
Mister Ezio Capuano vede il suo lavoro sgretolarsi di giorno in giorno e non è da escludere un suo addio. I calciatori Andrea Schenetti, appena arrivato, ed Edoardo Pierozzi, in prestito dalla Fiorentina, avrebbero già fatto le valigie. Anche Simone Calvano, capitano designato, sarebbe vicino a un accordo con il Monopoli, mentre il portiere Soncin ha lasciato la squadra per motivi familiari qualche giorno fa. Un elenco di addii che potrebbe allungarsi ed è semplice ipotizzare che senza certezze potrebbero dire addio anche Ferrara, Enrici, Riggio e Nobile.
La situazione, particolare senza presidente, è complicata ulteriormente dall’incertezza economica. I club, infatti, devono saldare la mensilità di giugno e i relativi premi ai giocatori. Se ciò non avverrà, il Taranto rischia di iniziare la stagione con una penalizzazione, un ulteriore fardello che i tifosi non meritano. A pochi giorni dall’esordio ufficiale in Coppa Italia contro il Benevento, il buio è fitto.
L’unica certezza sembra essere l’incertezza stessa. I tifosi sono costretti ad assistere impotenti a una lenta smobilitazione, sperando in un futuro che possa restituire al Taranto la dignità e la solidità che merita. La prospettiva più realistica, al momento, è quella di una squadra composta da giovani promesse, con stipendi bassi e obiettivi modesti. Una ripartenza che lascia spazio solo alla speranza di un domani migliore, in attesa di qualcuno che possa dare al Taranto il futuro che i suoi colori meritano.
post successivo