Continueranno a nascere bambini nel reparto di Ostetricia dell’ospedale Santa Caterina Novella di Galatina. È salvo il secondo punto nascita della provincia di Lecce, dove l’anno scorso avvenuti 602 parti. La Regione ne aveva deciso la soppressione, ma la levata di scudi del territorio, con il consigliere regionale Paolo Pagliaro al fianco dei sindaci e delle comunità di Galatina, Soleto, Sogliano e Aradeo, ha indotto la Giunta Emiliano a fare dietrofront. È scritto in una delibera: i reparti di Ostetricia, Ginecologia e Pediatria dell’ospedale di Galatina continueranno ad operare. Il prossimo passo sarà il via libera del Ministero della Salute per adeguare la programmazione della Asl di Lecce.
Soddisfazione da parte dell’amministrazione comunale di Galatina. Il sindaco Fabio Vergine affida ad un post la gioia per “la notizia che tutti noi cittadini galatinesi attendevamo”. “Il punto nascita della nostra città – aggiunge – ha dimostrato di essere sempre indispensabile per tutto l’hinterland. Possediamo tutti gli standard di sicurezza. Inoltre, Galatina è l’unico ospedale ad avere il servizio di analgesia gratuito, che ha già permesso di ridurre sensibilmente i tagli cesarei”.
Soddisfazione condivisa dal consigliere regionale Paolo Pagliaro, che ricorda di aver lanciato per primo l’allarme sul rischio chiusura del punto nascita di Galatina, a seguito della sua visita ispettiva del giugno 2023. Questione poi affrontata, su sua richiesta, nell’audizione dell’aprile scorso in Commissione Sanità, dove i vertici di Asl e Assessorato diedero rassicurazioni. Ma a luglio si fecero sempre più insistenti le voci di un’imminente chiusura, e Pagliaro presentò un’interrogazione urgente al presidente-assessore Emiliano. “Dopo mesi di battaglie condotte in Consiglio regionale al fianco del territorio – rivendica Pagliaro – la Regione ha fatto dietrofront su una decisione che avrebbe penalizzato il nostro territorio, privandolo di un punto nascita efficiente e di riferimento per un vasto bacino d’utenza. Accogliamo con soddisfazione e sollievo questa delibera di Giunta, ma sappiamo per certo che c’era un disegno di stop provvisorio del reparto come anticamera della chiusura definitiva, e dunque teniamo alta la guardia e siamo pronti a tornare sulle barricate in caso di nuove avvisaglie di pericolo”.