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Il giorno dopo lo sbarco, viaggio nel Centro di prima accoglienza

Il veliero sbarcato a Leuca nella serata di lunedì avvistato dal Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza di Bari e delle Sezioni Operative Navali della Guardia di Finanza di Gallipoli e Otranto ospitava 68 persone, tra cui 14 iracheni e 52 iraniani. A bordo c’erano anche 10 donne e 9 minori.
La cronaca di uno sbarco che somiglia a tanti altri. Cambia il numero dei migranti, cambia il mezzo, non cambia la macchina dell’accoglienza che come sempre si mette in moto immediatamente . Ad accoglierli e soccorrerli sulla banchina del porto c’erano i volontari della croce rossa italiana, alcuni rappresentanti del Comune di Castrignano del Capo le donne e gli uomini della capitaneria di porto, e le associazioni del territorio. Subito dopo trasferiti nel centro di prima accoglienza don tonino bello di Otranto , dove ad accoglierlo come sempre sono stati i volontari. In questo caso erano tutti in buone condizioni di salute, a loro sono stati forniti i primi pasti ed indumenti.

Gli ospiti qui rimarranno un giorno e mezzo, per poi venire trasferiti in altre strutture predisposte per la media e lunga permanenza.  Sempre accompagnati dal lavoro dei tanti volontari che negli anni hanno visto migliaia di volti, e vissuto migliaia di storie.

 

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