BRINDISI – Il Segretario Generale del Cisl Taranto Brindisi, Gianfranco Solazzo, ha fatto il punto sull’incontro in Prefettura con il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin: “abbiamo ribadito il rischio che i due sistemi cruciali, energia e chimica, possano deflagrare definitivamente, causando ricadute irreversibili soprattutto sul sistema indotto” ha commentato Solazzo.
“Abbiamo sottolineato, condividendo una riflessione del Ministro, ha aggiunto, che il peso della vertenza necessita del coinvolgimento di altri Ministeri, come quello del Lavoro, per tutelare e salvaguardare i lavoratori dal punto di vista economico, in attesa che si realizzino gli investimenti più volte evocati. È necessario un imponente piano di formazione e riqualificazione del personale, verificando gli effettivi fabbisogni formativi e occupazionali, un monitoraggio mai fatto fino ad ora”.
Occorre dare corpo alle promesse fatte, continua il Segretario Generale, poiché il tempo non è una variabile indipendente. Come Cisl, non comprendiamo la velocità con cui si è deciso di procedere alla chiusura della centrale Enel Federico II, prevista entro il 2025, senza attuali alternative.
“La chiusura della centrale termoelettrica a carbone di Brindisi Nord ha prodotto esclusivamente perdita occupazionale,” ha ricordato Solazzo.
È necessario accelerare sulla formazione, sfruttando interamente le risorse disponibili, come quelle del Pnrr e della misura GOL, per una transizione industriale, energetica e tecnologica che incida significativamente sulla realtà brindisina.
“Riteniamo necessario scongiurare altri ritardi, rivendicando un programma di merito, da discutere almeno al prossimo tavolo sulla de-carbonizzazione che dovrebbe tenersi in Città,” ha concluso Solazzo. “La tensione sul territorio è palpabile e non permette tempi di attesa indefiniti, perché l’ingovernabilità sociale è alle porte”.