TARANTO – Volendo parafrasare uno storico spot, parlando del ruolo del portiere in casa Taranto, possiamo dire che “due sono meglio di uno”.
Mancava solo l’ufficialità di un’operazione che abbiamo raccontato per giorni. Adesso c’è anche quella: Matteo Soncin, classe 2001, è un nuovo calciatore del Taranto. Il portiere di origini venete, nelle ultime quattro stagioni, ha vestito la maglia della Pergolettese.
Soncin arriva per affiancare Tommaso Nobile, classe ‘96, più esperto di lui, acquisito per far dimenticare Vannucchi, che in maglia rossoblù ha difeso egregiamente i pali, diventando il leader del gruppo. Tuttavia, per un incrocio di situazioni particolari, Vannucchi non ha firmato quel prolungamento di contratto già pronto.
La scelta di Soncin è un segnale ben chiaro per tutti: L’asticella della competitività si è alzata. Entrambi hanno firmato un contratto annuale.
Soncin non è arrivato a Taranto per fare il secondo di Nobile, ma per giocarsi il posto da titolare con lui. Cresciuto nel settore giovanile del Milan, con cui ha collezionato 73 presenze tra l’Under 17 e l’Under 19, è passato poi alla Pergolettese nell’estate 2020, dove ha disputato 94 gare collezionando 26 clean sheet. Non arriva di certo nella città ionica per scaldare la panchina, ma per giocarsi, in modo leale, le sue chance.
Dunque, da un portiere che si è rivelato grande per la categoria, parliamo di Vannucchi, si passa ad affidare le chiavi della porta a due buoni portieri che a Taranto non vogliono far rimpiangere il loro predecessore. E allora si alzi il sipario su una sana competizione a forti tinte rossoblù che può solo fare bene alla squadra di Capuano. Non c’è nulla di scontato: il campo sarà il giudice supremo.
