LECCE – Il Lecce è ripartito, vacanze finite e sguardo al futuro, inizia così il cammino verso il prossimo campionato di serie A.
Al via le visite mediche presso il centro Biolab di Cutrofiano del primo gruppo di convocati, formato da un mix di vecchi compagni dell’impresa conquistata appena due mesi fa, ad iniziare da Gallo, in attesa di una probabile uscita in direzione Roma per una cifra vicina ai 10 milioni, e poi Falcone, Baschirotto, Pongračić, Dorgu, Gendrey, Berisha, Blin, Gonzalez, Kaba, Rafia, Ramadani, Banda, Oudin, Pierotti e Krstović, di nuovi arrivi, e sono già quattro, Früchtl, Gaspar, Pierret e Morente, e di giovani speranze che sperano ci ricalcare le orme di chi nelle ultime stagioni e quindi Samooja, Esposito, Addo e McJannet.
Di questi atleti ce ne sono alcuni, compreso Gallo, che potrebbe salutare a ritiro in corso, o chissà anche prima, perché su Pongracic l’interesse del Bologna è altissimo, così come quello del Napoli per Dorgu e della Fiorentina per Krstovic.
Ovviamente non si può preventivare nell’immediato quello che accadrà, può succedere tutto da un giorno all’altro. Se dovesse arrivare l’offerta irrinunciabile, nessuno sarà incedibile se chiederà di essere ceduto.
E non sarà bello e costruttivo per nessuna squadra iniziare non solo la preparazione ma anche le prime giornate del campionato col mercato aperto: una regola che dovrebbe essere cambiata, lo ripetiamo, da più parti, ogni anno, ma chi ha orecchie per udire non ascolta.
Questo è il calcio moderno, un mercato infinito e gare giocate negli orari meno indicati, tutte decisioni e scelte che non tengono conto delle emozioni vere che nello sport appartengono solo ai tifosi, lontani dalle logiche economiche che rendono tutto meno romantico.