BRINDISI – Proseguono le indagini per identificare gli autori dell’assalto armato al portavalori sulla statale 613. Un’azione militare che ha portato al furto di circa tre milioni di euro.
Gli inquirenti sono al lavoro per ricostruire la dinamica degli eventi. Le forze dell’ordine hanno avviato un’operazione di ricerca che si estende oltre i confini regionali, esaminando le testimonianze e i filmati delle telecamere di video sorveglianza. Si cercano eventuali collegamenti del gruppo di malviventi con ambienti criminali già noti per simili rapine. Al momento non si esclude nemmeno la presenza, all’interno del commando, di rapinatori provenienti dall’estero.
Le indagini si concentrano anche sull’analisi dei veicoli incendiati e sulle armi utilizzate, nella speranza di trovare tracce utili. Oltre alla meticolosa organizzazione, si valuta la possibilità che i componenti del gruppo riuscissero a comunicare tramite l’utilizzo di ricetrasmittenti.
Le guardia giurate, ascoltate nelle scorse ore, hanno ricostruito l’accaduto. Fondamentali saranno le analisi dei rilievi effettuati dagli esperti della Scientifica che hanno recuperato e catalogato i bossoli presenti sulla scena del crimine.
Dal momento dell’assalto sui cieli delle province di Brindisi e Lecce si alterano in volo gli elicotteri delle forze di polizia alla ricerca di elementi utili ai fini delle indagini.