BRINDISI – La Fials ha lanciato un grido d’allarme riguardo la situazione critica del sistema sanitario nella provincia di Brindisi, sottolineando l’urgenza di affrontare le problematiche che compromettono la qualità dell’assistenza ai cittadini.
La mancanza cronica di personale medico e infermieristico è al centro delle preoccupazioni. Questa carenza non solo impatta negativamente su chi lavora nel settore, ma ha ripercussioni dirette sulla salute e sul benessere della popolazione. Le liste d’attesa crescono in modo esponenziale, e il personale attuale è oberato da carichi di lavoro insostenibili, mettendo a rischio la qualità delle cure e la sicurezza di operatori e pazienti.
Il sindacato critica la direzione strategica attuale, ritenendola inefficace e non all’altezza delle reali necessità del territorio. Le decisioni amministrative, secondo la Fials, sembrano ignorare le esigenze locali, portando a una gestione inefficiente delle risorse umane e finanziarie. Senza una visione a lungo termine e strategie adeguate, i problemi strutturali della sanità brindisina sono destinati a peggiorare.
Un’ulteriore fonte di preoccupazione, per il sindacato, è rappresentata dalle potenziali conseguenze dell’autonomia differenziata sul sistema sanitario regionale. La possibilità di una gestione autonoma, con contratti di lavoro differenziati, potrebbe accentuare il divario tra Nord e Sud Italia, frammentando i diritti e le tutele dei lavoratori e generando disuguaglianze territoriali a svantaggio di regioni meno sviluppate come la Puglia.
La Fials, dunque, invita istituzioni e cittadini a prendere coscienza di queste criticità e a intervenire in modo deciso e concertato. È essenziale riconsiderare le scelte strategiche attuali e valutare con attenzione le implicazioni dell’autonomia differenziata per prevenire un’ulteriore accentuazione delle disuguaglianze territoriali.