LECCE – Ammonta a 3 milioni e 259mila euro il budget previsto dalla Asl di Lecce per le prestazioni aggiuntive negli ospedali di tutta la provincia fino alla fine di quest’anno. Di questi, 913mila arriveranno dalla Regione, dopo il via libera al provvedimento che punta a tamponare l’emorragia di medici in corsia e contemporaneamente snellire le liste d’attesa.
Sarà il personale ospedaliero a scegliere se aderire o meno alla proposta che prevede 50 euro lorde per ogni ora di straordinario dei medici e 25 circa per il resto del personale sanitario.
Le aree interessate dal provvedimento sono quelle individuate come maggiormente critiche: il budget straordinario sarà assegnato ai Direttori di Dipartimento o di Struttura per l’organizzazione e l’erogazione delle prestazioni aggiuntive.
A beneficiarne saranno, delibera alla mano, i Pronto Soccorso, i Dipartimenti di Emergenza Urgenza, i Reparti di Anestesia e Rianimazione, di Nefrologia e Dialisi, la Diagnostica, le Liste tutor che attivano percorsi di garanzia per tutte le prestazioni ambulatoriali e gli Screening oncologici.
“Questo Piano punta ad allocare risorse ulteriori nelle strutture sguarnite e nevralgiche – spiega il dg della Asl di Lecce Stefano Rossi – e lo fa sulla base di criteri rigidi e condivisi, supportati dai dati storici, a supporto dei reparti in sofferenza a causa della carenza di personale”.
Lo stanziamento regionale più corposo, a tal fine, nel Salento spetta proprio a Lecce. In tutta la Regione spetta a Bari, seguito subito dopo dal capoluogo di provincia, e sfiora i 957 mila euro. 449 mila euro andranno alla Asl di Brindisi e 659mila a quella di Taranto.