LECCE – Nel 2023 e nei primi cinque mesi di quest’anno, la Guardia di Finanza di Lecce ha eseguito nella provincia oltre 6 mila interventi ispettivi e oltre 700 indagini per contrastare gli illeciti economico-finanziari e le infiltrazioni della criminalità nell’economia: un impegno “a tutto campo” a tutela di famiglie e imprese, destinato ad intensificarsi ulteriormente per garantire la corretta destinazione delle risorse del PNRR, che pure sarà sorvegliato speciale.
Intanto dal report diramato in occasione dell’anniversario dei 250 anni dalla fondazione delle Fiamme Gialle, corruzione, riciclaggio e contraffazione si confermano il cancro, duro da estirpare, di questo territorio.
Per ciò che riguarda le risorse dell’Unione Europea, stando alle indagini, ammontano a un milione e mezzo i contributi percepiti indebitamente. Ammontano a 9 milioni, invece, i finanziamenti nazionali distratti, sempre illecitamente, dalla spesa previdenziale e assistenziale.
La lotta a infiltrazioni mafiose e corruzione, sempre nel periodo sotto esame, è culminata nell’arresto di 8 persone, la denuncia di altre 59 e al sequestro di 30 milioni di euro.
Per contrastare riciclaggio e autoriciclaggio sono stati eseguiti 45 interventi, denunciate 101 persone, di cui 12 tratte in arresto, e stanate attività illecite per oltre 17 milioni di euro.
Gli accertamenti patrimoniali, condotti dando seguito alla Normativa Antimafia, hanno portato a sequestri e confische per un valore di 4 milioni di euro.
La stretta al fenomeno della contraffazione, infine, ha partorito sequestri per oltre 200mila prodotti. Nel settore agroalimentare – con marchi falsificati in primis del granturco e dell’olio d’oliva – 219 le tonnellate di prodotti falsificati, per i quali è scattato il sequestro.
