LECCE – Sono le 17.25. Un boato sancisce la vittoria di Adriana Poli Bortone. Al comitato di via Braccio martello, quartier generale della senatrice in questa lunga ed estenuante campagna elettorale, esplode la gioia. Molto più di un gol salva-Italia al 98° di Zaccagni. Per il centrodestra è una liberazione. In strada un solo grido.
I decibel si impennano quando arriva il nuovo sindaco di Lecce: . baci, abbracci, selfie e pacche sulla spalla: l’Adriana, così come viene affettuosamente chiamata dia leccesi, è soffocata dall’abbraccio della sua gente. Spunta anche un mazzo di fiori. La festa si trasferisce in piazza Sant’Oronzo dove c‘è spazio anche per la canzone che esprime meglio la leccesità e il senso di appartenenza: “Arcu te pratu”.
E a poche ore dal match con la Croazia non poteva mancare un momento patriottico con l’intonazione dell’inno di Mameli.
La giornata si chiude con la visita negli studi di Telerama. L’Adriana si accomoda sull’immancabile poltrona destinata al sindaco di Lecce.
Sipario. Ora si comincia a fare sul serio. Non prima, però, di aver riabbracciato e ringraziato i leccesi. Appuntamento a sabato sera.