BARI – Fabio Romito è l’alternativa per Bari: lo scandisce a più riprese il ministro per gli affari regionali, le politiche di coesione e il Pnrr, Raffaele Fitto, al fianco del candidato sindaco del centrodestra in queste ultime ore di campagna elettorale, prima dei ballottaggi di domenica e lunedì che decreteranno il neo sindaco della città.
“Fabio rappresenta una alternativa fresca per questa città – ha dichiarato Fitto – di chi può veramente aprire le finestre, le porte, cambiare aria e mettere in campo un progetto alternativo. La mia presenza qui non è solo per testimoniare le sue qualità, ma anche una grande compattezza del centrodestra intorno al suo nome, e l’obiettivo che vede il Governo impegnato per poter superare la logica della distribuzione a pioggia delle risorse, spesso con una visione molto parziale, per mettere in campo un progetto strategico, del quale Bari può rappresentare una grande opportunità, a livello non solamente regionale, ma anche meridionale ed internazionale, per la sua collocazione e per le sue potenzialità”.
Una campagna elettorale partita in ritardo, dieci punti percentuali recuperati in poche settimane – ricorda Fitto – e un risultato straordinario al primo turno per Romito, che sfida Vito Leccese ora sostenuto anche dall’altro candidato ex rivale di area progressista, Michele Laforgia. E mentre il centrosinistra, da vent’anni al potere a Bari, esaspera i toni di una campagna costruita contro di lui – dice Romito – il centrodestra, unito fin dal principio e non solo in ottica ballottaggi, va per la sua strada proponendo una nuova stagione per Bari. Ma il clima di odio ha fomentato offese, attacchi personali e perfino minacce.
“Io avrei potuto stampare sui facsimile che hanno distribuito loro i nomi e i cognomi degli indagati, degli arrestati, delle parentopoli nelle aziende, avrei potuto scrivere e distribuire a 100mila persone tutte le nefandezze che la sinistra ha combinato in città”, ha detto Romito. Ed ha aggiunto: “Loro invece nei mie confronti l’hanno fatto, non hanno avuto alcuno scrupolo nel farlo. Il sistema ha cercato di attaccarmi in ogni modo, delegittimandomi a livello personale, quando io invece da 15 anni servo le mie istituzioni senza mai neanche un’ombra”.
“Mi permetto di esprimere una solidarietà ed una vicinanza on formale – ha detto il ministro Fitto – per le minacce che Fabio ha ricevuto in queste ore, che segnano una degenerazione del confronto, che non c’è quando diventa scontro, e che non aiuta e non è utile”.