LECCE – Alle esigenze ordinarie di un territorio vasto come quello della provincia di Lecce, in estate si aggiunge il crescente e corposo flusso di turisti, al quale pure bisogna garantire assistenza sanitaria.
Per questo la Asl di Lecce, a partire da questo week-end, ha schierato i rinforzi, anche sul fronte dell’emergenza urgenza.
Venti i presidi sanitari dislocati lungo i 240 chilometri di costa, 6 ambulanze attive h24 e due idromoto.
Già a partire da questo sabato i presidi sono stati attivati nelle principali località balneari previste. Venti si diceva. Più nel dettaglio: a Torre Chianca, San Cataldo, Frigole, San Foca, Torre dell’Orso, due a Gallipoli e poi ancora a Torre Suda, Mancaversa, Marina di Andrano, Castro, Santa Cesarea Terme, Tricase porto, Santa Maria di Leuca, Torre Vado, Torre San Giovanni, Otranto, Santa Maria al Bagno e Torre Lapillo.
Le sei ambulanze attive no stop sono state schierate dal 5 giugno a Gallipoli, Torre San Giovanni, Sant’Isidoro e Santa Maria al Bagno e da giovedì scorso anche a Casalabate e a Torre Lapillo.
A presidiare la costa anche due idromoto, a San Cataldo e a Torre Lapillo dal 1 luglio al 30 agosto.
“Le presenze turistiche per un’azienda sanitaria si traducono in una maggiore e più intensa richiesta di servizi e prestazioni sanitarie che, davanti alla nota carenza di medici, comporta uno sforzo evidentemente ulteriore – spiega il direttore generale della Asl di Lecce, Stefano Rossi – Ci siamo adoperati, con la massima collaborazione di tutti gli attori coinvolti, per offrire risposte adeguate a turisti e autoctoni”.
Negli anni scorsi abbiamo raccontato più volte la corsa contro il tempo, tra sedi da individuare, medici e mezzi da reperire, spese extra da stanziare ad hoc. L’obiettivo adesso è di voltare pagina perché i servizi possano realmente garantire un’estate sicura nel Salento leccese dall’inizio alla fine.