TARANTO – In casa Taranto il tempo stringe e il silenzio non fa bene. Ovviamente la data più importante segnata sull’agenda è il 4 giugno, per l’iscrizione sul campionato.
Subito dopo però c’è la necessità di fare i primi passi e il primissimo dovrà essere l’incontro tra il presidente del sodalizio rossoblù, Massimo Giove, con Ezio Capuano.
Bisogna fare in fretta perché ci sono situazioni da chiarire che se restano nel limbo possono provocare solo danni per la prossima stagione sportiva.
Il primo di questi danni potrebbe essere la perdita di uno dei leader della squadra, non solo di questa stagione ma anche della precedente, perché ha sorretto non solo la difesa ma l’intera costruzione dei reparti insieme ad Antonini, ceduto poi al Catanzaro. Parliamo di Gianmarco Vannucchi, guerriero che ha difeso la porta rossoblù con orgoglio negli ultimi due campionati di serie C.
In questa stagione in 38 presenze ha collezionato 14 clean sheet, nella scorsa in 33 presenze, altri 20 clean sheet; ma indipendentemente dei numeri che comunque svelano sempre ogni verità, bisogna tener presente del suo carisma da trascinatore, del suo essere leader silenzioso, della sua importanza nello spogliatoio oltre che tra i pali.
Il problema che potrebbe porsi è appunto quello del prolungamento del suo contratto che non è mai stato ratificato e adesso, se non sarà ufficializzata quella stretta di mano dell’ottobre 2023, in cui si parlò di un accordo biennale, sarà praticamente nulla. E le sirene di altre squadre cantano nelle orecchie del portiere di Prato che sarebbe finito nel mirino del Catania ma anche del Modena e della Reggiana.
Quel che accadrà lo scopriremo ma perdere Vannucchi a parametro zero sarebbe il primo danno di una stagione tutta da costruire.