LECCE – Quello appena chiuso è stato un altro campionato da incorniciare per la società del presidente Sticchi Damiani. Insieme a tutta la compagine societaria ha dato mandato alla coppia Corvino-Trinchera di allestire una squadra con precise caratteristiche che prima D’Aversa e poi Gotti hanno saputo valorizzare per raggiungere il traguardo salvezza.
Una squadra con il più basso monte ingaggi della Serie A e con un’età media, anche in Europa, tra le più giovani nei cinque top club italiani.
Parametri che possibilimente dovrebbero essere rispettati anche per la prossima stagione. Dovrebbe emergere anche questo nell’incontro tra la proprietà e il direttore dell’area tecnica Corvino.
Il dirigente salentino è pronto a far valere le proprie strategie e il proprio metodo per regalare al Lecce la terza salvezza di fila (obiettivo mai centrato nella storia della società giallorossa) e di allestire una squadra per vivere posssibilmente senza molte sofferenze l’ottavo campionato di Serie A sotto la sua gestione tecnica.
L’ncontro con Sticchi Damiani, che rappresenterà le volontà di tutti gli altri soci, è propedeutico al confronto tra Corvino-Trinchera e Gotti.
Il tecnico ha già in tasca il rinnovo del contratto scattato l’11 maggio scorso quando il Milan, battendo il Cagliari al Meazza, ha regalato l’aritmetica permanenza in Serie A ai giallorossi.
Un Lecce che nei suoi ultimi tre campionati di Serie A ha fatto il pieno di spettatori e soprattutto di abbonati, tanto da far invidia a top club di Serie A.
La stagione appena conclusa ha stabilito tre primati: l’edizione di Serie A 2023/2024 è stata quella con il maggior numero di spettatori: 506.249 fra abbonati e paganti , 20 squadre
È stato il campionato con il maggiore numero di abbonati: 21.247.
È stato il torneo di Serie A con il migliore incasso: 9.213.631,81 euro.
Il campionato 1985/1986, invece, conserva il primato della media di 31.350 spettatori a partita. Ma bisogna ricordare che in quella stagione la capienza dello stadio Via del Mare era di circa 55 mila spettatori (compresa quella che allora fu chiamata super capienza).