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Erosione: da Porto Cesareo a Castro 16 chilometri off limits

SALENTO – Lentamente la natura si riprende la costa, che continua a franare, e i numeri ne sono la conferma. Le ordinanze attualmente in vigore emanate da Comuni e Capitaneria di Gallipoli insieme, con le interdizioni disposte per terra e per mare, parlano chiaro: su 120 chilometri di litorale del circondario marittimo gallipolino – che va da Punta Prosciutto al confine con Castro – ben 16 chilometri sono proibiti. Solo per rendere l’idea: una distanza paragonabile al tratto Lecce – Torre Chianca.

Punti inaccessibili perchè a rischio crollo, in molti casi con porzioni di costone già precipitato in mare. I Comuni interessati dal fenomeno, con le rispettive marine in sofferenza, sono: Tiggiano, Andrano, Diso, Racale, Tricase, Gagliano del Capo, Porto Cesareo, Ugento, Gallipoli, Nardò, Galatone, Alliste, Alessano, Castrignano del Capo e Patù. Le zone più compromesse appartengono ai territori di Tricase, Andrano e Sannicola.

Ad oggi tutti i Comuni alle prese con il fenomeno erosivo, su sollecitazione della Capitaneria guidata dal comandante Francesco Perrotti, hanno confermato le porzioni di litorale già interdette, senza alcuna aggiunta rispetto allo scorso dicembre. A breve le amministrazioni saranno poi sollecitate a revisionare la cartellonistica che rende visibile il divieto all’accesso e alla balneazione. Segnaletica al momento carente e inadeguata, dacché compomessa dal tempo e dagli agenti atmosferici. Bisognerà farlo prima dell’avvio della stagione balneare, perchè il litorale proibito non si trasformi in un rischio anche per l’uomo.

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