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Brindisi, salta l’intesa con Dohlich

BRINDISI – Crisi in casa Brindisi. Al momento, la trattativa per il passaggio di quote dall’attuale proprietà, la famiglia Arigliano, all’imprenditore tedesco Peter Dohlich sarebbe saltata. Tempo scaduto, secondo Dohlich, anche se potrebbero esserci dei clamorosi risvolti in caso di riapertura del dialogo al fotofinish, ma ad ora l’imprenditore tedesco non acquisterà il club. Il motivo è il mancato accordo tra le parti, si spegne, dunque, probabilmente l’opzione che per diverso tempo è sembrata quella con maggiori chance di chiusura.

Si tratta di una decisione praticamente annunciata che è arrivata a causa di un’intesa totale mai realmente ratificata.
Nei giorni scorsi, infatti, lo stesso Dohlich aveva dato un severo ultimatum, venerdì 24 il termine ultimo. Aveva ribadito il termine massimo per una concretizzazione di un accordo minacciando l’interruzione. Così è stato.

Un incubo quello dei bianco-azzurri che solo un anno fa avevano conquistato il primo posto del girone H della Serie D: gli adriatici erano riusciti ad agganciare la Cavese e a sfidarla nello spareggio, poi vinto e grazie al quale è arrivato lo storico ritorno nella terza serie dopo ben 33 anni di assenza
Un anno dopo il sogno è finito e si è trasformato in un incubo: il Brindisi è tornato nei dilettanti, matematica retrocessione arrivata a seguito della vittoria della Virtus Francavilla sul Catania.

E, adesso, si attendono a breve buone nuove, si spera, sui risvolti societari. Le attenzioni, ora, sono rivolte sul fronte romano, è una corsa contro il tempo, ma aldilà di questo sarà la famiglia Arigliano, anche in questo caso, a decidere le sorti del sodalizio biancazzurro, decidendo o meno, se trasferire la guida del club a nuovi facoltosi imprenditori.

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